Confindustria Padova fa rete con Rovigo Vicenza e Treviso

 

Accelera il processo di integrazione nel sistema confindustriale veneto. E aggiunge un altro tassello alla costruzione “di sistema”. Confindustria Padova, Confindustria Vicenza, Unindustria Rovigo e Unindustria Treviso hanno stretto un accordo di collaborazione che integra e potenzia i servizi alle imprese associate in tema di ambiente.
Il primo passo concreto, novità assoluta nel sistema Confindustria, è la messa a disposizione di un servizio di “numero verde interassociativo” per la consulenza alle aziende sulle tematiche ambientali. Operativo dal 2 aprile, con personale condiviso, il numero verde 800-332552 sarà punto di riferimento specializzato in materia ambientale per un bacino di oltre 7.000 imprese associate, in un’area a forte vocazione manifatturiera che genera il 7% del Pil nazionale. Un servizio integrato e potenziato per dare puntuale risposta e assistenza alle aziende, alle prese con il ritorno al modello unico ambientale (Mud) o con il rebus del Sistri, il sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti più volte sospeso e infine rinviato.

L’accordo è l’evoluzione dell’analoga sinergia avviata a inizio 2012 da Confindustria Padova e Confindustria Vicenza nelle aree internazionalizzazione e ambiente. Con la nuova intesa nasce un servizio interassociativo che ha l’obiettivo di mettere a fattor comune le migliori competenze in materia ambientale, ampliare la gamma dei servizi alle aziende, elevando la qualità della consulenza, coordinare le attività di informazione e convegnistica svolte dai Servizi Ambiente di ogni Territoriale, che peraltro mantengono il presidio sul territorio garantendo assistenza alle proprie aziende. Nella prima fase operativa, le imprese delle associazioni di Padova, Rovigo, Treviso e Vicenza potranno rivolgersi al numero verde 800-332552 per avere assistenza e consulenza in tema di rifiuti (dove si concentra il 60% di richieste), in particolare per Mud, gestione amministrativa dei rifiuti, Sistri, Conai. In seguito, la consulenza specialistica verrà estesa ad altri temi, dall’inquinamento atmosferico e idrico alla VIA (valutazione impatto ambientale).
L’accordo di collaborazione sull’ambiente ha portato inoltre a istituire un tavolo di lavoro comune per definire gli indirizzi politico-istituzionali, in particolare per i rapporti con la Regione, e quelli operativi. Le attività svolte dalle Associazioni verranno coordinate, comprese quelle di carattere seminariale e convegnistico, aperte alla partecipazione di tutte le imprese.

L’accordo si inserisce in un percorso più ampio di sinergie e integrazioni nel sistema confindustriale veneto, per sperimentare nuovi modelli organizzativi nei servizi e creare valore per le imprese. Il “cantiere” aperto comprende anche l’internazionalizzazione e potrebbe estendersi prossimamente ad altre aree, come finanza e aggregazioni di impresa.
«L’accordo di oggi prosegue e consolida la costruzione di nuovi modelli organizzativi per rispondere all’istanza di forte cambiamento che ci chiedono le imprese – dichiara il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin -. L’obiettivo è accelerare l’integrazione dei servizi, mettere a disposizione del sistema le eccellenze e le competenze specialistiche di ogni Territoriale, generare valore per le aziende. Realizzando, noi per primi in Veneto, il profilo di una nuova Confindustria».
«Il primo accordo avviato un anno fa tra Vicenza e Padova – osserva il presidente di Confindustria Vicenza, Giuseppe Zigliotto – ha prodotto risultati interessanti che hanno convinto della bontà della strada avviata, quella di lavorare in modo più integrato tra associazioni per mettere in rete competenze, conoscenze e strutture organizzative. Questo nuovo passo va nella stessa direzione, per ottenere un miglior impiego delle risorse, con il risultato di dare risposte sempre più tempestive agli associati».
«Si tratta di un passo significativo – dichiara il presidente di Unindustria Treviso, Alessandro Vardanega – che, come auspichiamo, saprà raggiungere da subito dei risultati positivi a vantaggio innanzitutto delle nostre imprese e del territorio. Potrà essere un esempio virtuoso in grado di dare avvio a nuove collaborazioni, com’è del resto condiviso da tutto il Sistema Confindustria veneto».
«Le Confindustrie territoriali hanno il compito fondamentale di presidio nel territorio – afferma il presidente di Unindustria Rovigo, Gian Michele Gambato – per recepire le esigenze delle imprese. Ma di fronte ai livelli decisionali e normativi regionali e nazionali, il livello territoriale “minimo” appare ormai essere di area vasta almeno interprovinciale. Dare vita a un modello che, a prescindere dalle dimensioni associative, garantisca i migliori servizi e progetti per lo sviluppo strategico allargato, è per noi un salto di qualità che mette a valore tutte le professionalità del sistema».