Caro assessore, troppo facile tagliare le tasse, parli con chi chiude il negozio in centro: i problemi dei commercianti sono altri

 

L’assessore al Commercio Antonio Bressa, fin qui probabilmente il più efficace della Giunta non proprio brillante, rischia di aver commesso il solito errore di chi cura il sintomo anzichè la causa. Rischiando al contempo di buttare via 100mila euro. Perchè trovo da un punto di vista logico ridicolo preoccuparsi dei negozi che non aprono. Mi preoccuperei, fossi nella posizione per nulla comoda dell’assessore, del perchè i negozi chiudono. E l’ultimo negozio che chiude è quello di persone che stimo: Mattia Gardini e Viviana Gallocchio. Due giovani imprenditori che hanno lanciato il locale tre anni fa in vicolo Sant’Andrea. Facendone un gioiellino, alle prime posizioni su Tripadvisor, senza trucchi, con recensioni entusiastiche dalle principali guide del settore ristorazione.
Un ristorante coccolo, da 30 coperti, sempre pieno e non solo durante i fine settimana. Dove c’era una volta “La cambusa” gestito da anni da Luigi De Gaetano, un gentiluomo della ristorazione padovana. E come Luigi De Gaetano anche Mattia e Viviana hanno gettato la spugna. Per riaprire presto da un’altra parte. Perchè? Se andava tutto bene.
“Andava tutto a gonfie vele e spero che i tanti clienti affezionati che ci hanno dato moltissime soddisfazioni ci seguano anche fuori dalle mura di Padova” spiega Viviana Gallocchio. Ed elenca i motivi di una situazione impraticabile incentro storico. Facendo un riassunto schematico: al primo posto il caro affitti, al secondo la mancanza di parcheggi nelle vicinanze con il ritornello che ti dicono tutti i commercianti “Padova non è Verona” riferendosi al mega silos interrato a due passi da piazza Bra; e terzo, una generale trascuratezza della zona pedonale, tra isole dei cartoni e umido abbandonato, auto che passano dove non dovrebbero passare, urinatori seiali.
Cause che non verranno limate dal provvedimento annunciato in pompa magna dall’assessore Bressa. Di fianco al Bistrot 12 c’era un negozio specializzato in accessori per animali da compagnia. Chiuso anche quello. E riaperto in cintura urbana, dove ci sono più parcheggi e affitti molto più bassi. Le tasse? Tari, Osap etcetera non paiono essere un problema, assessore, ci rifletta. E riflettano magari a tal proposito anche i rappresentanti delle categorie. Perchè quei 100mila euro paiono un gran favore ai padroni dei muri, più che un aiuto agli imprenditori del commercio.

Alberto Gottardo