Cessione del credito da super bonus 110% il punto di vista di Ance Padova

 

Il presidente di Ance Padova ed il direttore della Bcc Banca Annia intervengono sulla questione della cessione del credito e le recenti modifiche che stanno mettendo in difficoltà istituti di credito ed imprese edili con il risultato di bloccare i lavori in corso e gli investimenti.
Il presidente di Ance Padova, Alessandro Gerotto, commenta così: “con questa modifica si rischia di limitare fortemente l’impatto positivo dell’incentivo. Cambiando le regole in corsa si rischia di dare un segnale fortemente negativo a chi ha già investito, ma anche a chi vuole investire. Si va nella direzione contraria rispetto all’obiettivo del Superbonus che prevede già una mole considerevole di burocrazia. La modifica sulla cessione del credito per le imprese edili è un macigno che si aggiunge al costo dei materiali e a quello dell’energia che stanno mettendo in seria difficoltà gli imprenditori. È necessario fare attenzione perché proseguendo in questa direzione molte imprese rischiano di chiudere. È evidente che vanno evitate le truffe legate al Superbonus che la cronaca riporta quotidianamente, ma questa modifica non è la soluzione. È necessario scovare i furbetti e tutelare chi lavora onestamente rispettando le regole come le imprese edili iscritte ad Ance che nei cantieri applicano il contratto edile una condizione fondamentale a tutela dei lavoratori e della sicurezza sul lavoro”.

“Anche se la norma ha un obiettivo condivisibile, che è quello di evitare truffe ai danni dello stato per lavori di ristrutturazione non eseguiti – spiega Andrea Binello direttore della Bcc Banca Annia – il risultato è stato quello di mettere in difficoltà anche gli operatori del settore che operano correttamente e, di conseguenza, le famiglie interessate a vivere in immobili riqualificati. Auspichiamo che la norma possa essere emendata almeno per consentire alle banche di potere cedere i crediti acquistati con le procedure rafforzate di controllo già attivate dalle banche dopo l’approvazione del decreto antifrodi di novembre 2021. Senza questo intervento normativo molti lavori già previsti o già in corso potrebbero non concludersi perchè le banche ridurranno o bloccheranno gli acquisti dei crediti e quindi molte famiglie potrebbero trovarsi in difficoltà e potrebbero sorgere numerosi contenziosi. Come banca locale percepiamo il forte disorientamento e le preoccupazioni delle famiglie e delle imprese del nostro territorio, ma non abbiamo soluzioni se non quella di auspicare, come detto, una modifica del decreto in fase di conversione che eviti le frodi senza bloccare gli interventi di ristrutturazione penalizzando anche chi opera correttamente.