Continua la telenovela erba alta e sfalci. Ora il Comune annulla le proprie delibere per vizi formali. Alain Luciani chiede le dimissioni dell’assessora Chiara Gallani

 
L’assessora Chiara Gallani in campagna elettorale

Piove sul bagnato. E non parliamo dell’incerto meteo previsto a partire da venerdì pomeriggio su Padova ma della delibera di annullamento in autotutela della gara, indetta a maggio, per lo sfalcio delle aree pubbliche cittadine. Si precisa dall’ufficio stampa il fatto che il bando riguarda le grandi aree e quindi non già i parchi pubblici urbani e le aiuole cittadine, al centro quest’estate di una furiosa polemica. Già che ci si svegli a maggio è tutto dire, che in più la gara sia rimasta di fatto giacente per un mese e poi sia stata annullata dopo l’assegnazione, ha quasi dell’incredibile. La kafkiana vicenda viene sollevata e riassunta dall’attuale consigliere comunale della Lega Nord Alain Luciani, già assessore a manutenzioni e fognature quando al governo della città c’era la Giunta di Massimo Bitonci. Questo il lungo e dettagliato post su facebook dell’ex assessore ed attuale consigliere comunale di minoranza.
A questo link il documento in oggetto di cui riproduciamo qui a fianco (clicca sull’immagine per ingrandirla) una parte:
L’assessore Gallani a giustificazione dei mancati tagli dell’erba afferma che è stata tradita dal meteo, Ma c’è un MA Grande come una casa.
In data 23/5 c’è una delibera n.261 dove vengono stanziati €150.000,00 × sfalcio e riqualificazione aree verdi. (maggio?)
Il 17/7, circa un mese e mezzo dopo si avvia iter della determina. (perché così tardi?)
Il 19/7 viene pubblicato l’avviso d’indagine e dopo circa un mese il 07/08 vengono estratti gli invitati. (perché tanto tempo?)
Il 23/8 è successo qualcosa i 5 invitati si sono visti per un errore recapitare in copia conoscenza tutti i nomi dei partecipanti.
(grave errore di procedura)
Il 24/8 il Comune di Padova annulla il tutto con una determina di autotutela.
Perché? Perché è stato violato art.53 del codice dei contratti, che in parole povere dice che sino alla scadenza gli operatori economici invitati non devono “conoscersi” tra loro. (per evitare che le stesse aziende invitate possano mettersi d’accordo, fare cartello insomma).
La violazione di detto art. ha rilevanza penale.
Fatto salvo l’errore umano (chi non sbaglia)
Ma ora mi chiedo e chiedo a voi di guardare i tempi, le date da maggio siamo arrivati al 24 agosto.
Senza concludere nulla E L’ERBA CRESCE!Allora altro che meteo quì ci vuole una sveglia all’assessore.

DIMISSIONI scrive con il consueto abuso del caps lock, l’ex assessore al verde Alain Luciani.
Raggiunto telefonicamente Alain Luiciani aggiunge: “Devono dimettersi l’assessora Chiara Gallani ed anche il dirigente del settore che ha combinato questo pasticcio. Non è possibile continuare ad assistere ad un tanto vasto scempio senza che nessuno paghi il prezzo di questa situazione di oggettivo abbandono di molte aree pubbliche della città”.