Crédit Agricole FriulAdria continua la crescita a Nord Est e lancia un ulteriore radicamento territoriale

 

Il Consiglio di amministrazione di Crédit Agricole FriulAdria, riunitosi sotto la presidenza di Chiara Mio, ha approvato il progetto di bilancio 2018 che verrà sottoposto all’Assemblea degli azionisti venerdì 12 aprile al Teatro Verdi di Pordenone.
L’utile netto di periodo è di 61,4 milioni di euro, in crescita di quasi il 23% rispetto ai 50,1 milioni dell’anno precedente, e rappresenta un risultato storico per la banca.
Per effetto di tale brillante performance agli oltre 16 mila soci verrà corrisposto un dividendo di 2,25 euro per azione, in crescita di oltre il 22% nel confronto con il dividendo di 1,84 euro del 2017.
La crescita accomuna tutti i principali indicatori. In particolare, l’ulteriore sviluppo dei crediti alla clientela, della base clienti e delle quote di mercato testimoniano l’efficienza commerciale della banca e la sua aderenza alla missione di sostenere l’economia reale dei territori in cui opera.
Al 31 dicembre 2018 i crediti verso la clientela ammontano a 7.511 milioni di euro, in crescita del 5% su base annua. Oltre il 60% dei crediti è allocato in Veneto, regione dove la banca registra crescite significative soprattutto in province di recente insediamento come Verona.

La continua discesa del costo del credito rappresenta anche nel 2018 uno degli elementi fondamentali della positiva performance della banca: le rettifiche di valore nette si attestano infatti a 34 milioni, in calo del 26% rispetto al 2017, mentre il costo del rischio (rapporto tra le rettifiche e i crediti netti) scende a 45 punti base (rispetto ai 64 del 2017). Tutto questo avendo alzato in modo virtuoso le coperture dei crediti dubbi al 62,5%.
Nel 2018 la banca ha effettuato nuove erogazioni per circa 1,2 miliardi di euro. Oltre 5 mila i nuovi mutui erogati alle famiglie (+16%) per complessivi 553 milioni (di cui 379 milioni in Veneto e 174 in Friuli Venezia Giulia). Alle aziende del territorio sono stati erogati 564 milioni (di cui 363 in Veneto e 201 in Friuli Venezia Giulia). In crescita anche i prestiti personali passati dai 71,5 milioni del 2017 a 73,2 milioni (+2%).

Significativo l’incremento delle quote di mercato nel comparto agroalimentare dove la banca ha registrato una crescita degli impieghi dell’8% e ha conquistato circa 600 nuovi clienti. Le nuove erogazioni al comparto ammontano a 346 milioni nel 2018 (+4%), di cui 215 in Veneto e 131 in Friuli Venezia Giulia. I ricavi (proventi operativi netti) sono pari a 324 milioni, in significativo aumento (+2,8%) rispetto allo scorso anno soprattutto per l’armonica crescita degli interessi (+3%) e delle commissioni (+2%).
Il risultato della gestione operativa è di 130 milioni (+3%), con gli oneri operativi a 194,5 milioni.

Le masse totali, date da raccolta (diretta e indiretta) e impieghi, al 31 dicembre 2018 crescono dell’1,2% rispetto all’anno precedente. La raccolta diretta sfiora gli 8 miliardi con un buon dinamismo dei conti correnti (+1%). La raccolta indiretta raggiunge quota 7,5 miliardi ed è in lieve incremento (+0,6%). Al netto dell’effetto di mercato sul prezzo dei titoli la raccolta indiretta incrementa di oltre il 4%.
Quasi 27 mila i nuovi clienti acquisiti nel 2018, di cui circa 6.500 (+18%) dai canali online e oltre 6 mila per effetto della partnership con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Il patrimonio netto, comprensivo dell’utile d’esercizio, si attesta a 635 milioni.
Le unità organizzative della rete distributiva al 31 dicembre 2018 sono: 174 filiali Retail, 14 Poli Affari, 5 Mercati Private, 7 Mercati d’Impresa, 1 Polo Large Corporate, 32 consulenti finanziari. L’organico aziendale risulta composto da 1.436 dipendenti.

FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO 2018
Dopo l’assunzione dell’incarico di direttore generale da parte di Carlo Piana, avvenuta nel mese di marzo, i principali fatti che hanno caratterizzato l’esercizio 2018 sono stati: l’inaugurazione dell’Hub di Verona, la struttura che riunisce tutti i “mestieri” di Crédit Agricole; l’avvio dell’operatività dei Poli Affari, ovvero il servizio specialistico dedicato alle piccole e medie aziende; l’entrata a regime del canale dei consulenti finanziari, ossia i gestori che agiscono fuori dall’ambiente di filiale come dei promotori di servizi; le iniziative messe in campo per far fronte all’emergenza alluvione; il rinnovo delle partnership con primarie realtà territoriali come Avepa (Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura) e Unicarve (Associazione dei produttori di carni bovine).

NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO RETAIL: 2 DIREZIONI REGIONALI
A fine 2018, inoltre, è stato completato il nuovo modello organizzativo del canale Retail che prevede il superamento delle tre Direzioni Territoriali e l’avvio, da gennaio 2019, di due Direzioni regionali, una per il Veneto guidata da Luca Fornari e una per il Friuli Venezia Giulia con a capo il pordenonese Massimo Ritella. I due nuovi direttori regionali riporteranno direttamente alla Direzione generale nell’ottica di aumentare la capacità commerciale e relazionale, semplificare le strutture di rete incrementandone la specializzazione e rafforzare il presidio sui territori. Sempre dal corrente mese di gennaio Paolo Cristalli è subentrato a Mario Buquicchio alla guida del canale Private Banking.

“Il bilancio 2018 rappresenta uno dei punti più alti mai raggiunti nella traiettoria di crescita di Crédit Agricole FriulAdria – spiega il presidente Chiara Mio – Essere banca del territorio oggi significa mettere la propria solidità al servizio dell’economia locale. Con oltre un miliardo di euro di nuovo credito erogato nel corso dell’anno alle famiglie e alle aziende del Friuli Venezia Giulia e del Veneto abbiamo sostenuto il tessuto produttivo e finanziato il sogno di una casa di oltre 5 mila famiglie”.

“Innovazione, specializzazione e vicinanza al territorio hanno rappresentato le linee guida dell’esercizio 2018 che si è concluso con un risultato molto significativo per la banca. Le sinergie attivate all’interno del Gruppo Crédit Agricole Italia – aggiunge il direttore generale Carlo Piana – ci mettono oggi nella condizione di esprimere al meglio le nostre potenzialità relazionali e commerciali. Le sfide del prossimo futuro sono legate alla proattività e alla centralità del cliente, la cui soddisfazione resta il nostro principale obiettivo”.