Cresce il gioco pubblico, 901 milioni di raccolta in Veneto. L’online sempre più in auge, la nostra regione conta 238.000 nuovi account di gioco

 

Dati di gioco in crescita per la nostra regione, +15,9% rispetto al 2020. I 901 milioni di raccolta della regione Veneto per il 2021 denotano una ripresa del settore, bruscamente colpito dagli eventi conseguenti alla pandemia, che hanno portato non solo alla chiusura temporanea degli esercizi di gioco per quasi metà 2020 e 2021, ma anche alla cessazione definitiva di moltissime piccole imprese che erano il cuore del comparto.

I dati che avevamo già analizzato il mese scorso – dopo la parentesi del 2020 – tendono quindi ad aumentare, e con essi incrementa la necessità di un controllo capillare sugli utenti per scongiurare eventuali forme di ludopatia e di dipendenza.

Una causa sposata da tutti i concessionari di gioco legale, che pongono il gioco responsabile fra gli obiettivi primari d’impresa, nodo fondamentale intorno al quale poter imperniare un’offerta sicura.
La crescita del 2021, come riporta l’Agenzia Accise Dogane e Monopoli, è principalmente dovuta alla costante escalation della divisione online, che ha registrato un incremento del 36,53% di nuovi account utente sulle piattaforme di gioco a distanza ADM rispetto al 2020. La nostra regione ha contribuito per il 4,89%, con 238.000 nuovi conti, sul totale nazionale di 4,88 milioni.

È però in crescita anche il gioco fisico, seppure in misura inferiore, del 12,68%, dato principalmente costituito dalle giocate alle lotterie (48,36%), dal Lotto (30,20%) e dai giochi numerici a totalizzatore (30,05%).
La crescita del gioco online non deve esser interpretata come una cattiva notizia per il gioco responsabile. I concessionari di gioco ADM si sono, infatti, specializzati nell’offerta a distanza – soprattutto in questi ultimi anni – e hanno implementato tecniche e servizi ad appannaggio dell’utente, sia in termini di proposte di gioco adeguate sia di monitoraggio dei comportamenti di gioco a tutela della loro salute.

I Big Data e l’intelligenza artificiale aiutano da anni l’industria del gaming nell’elaborazione di una enorme quantità di dati, che vengono utilizzati per affinare le strategie di marketing, ma anche per osservare eventuali cambiamenti nelle abitudini dei giocatori e comportamenti che potrebbero rivelarsi pericolosi per la loro salute.
I membri dell’EGBA (European Gaming and Betting Association) hanno reso noto che nel 2021 sono state inviate 38 milioni di comunicazioni ai clienti, il 66% delle quali – pari a 22,5 milioni – personalizzate per il singolo giocatore.

Politiche che hanno dato i propri frutti, visto che è aumentato a 14,9 milioni – cioè la metà degli utenti – il numero di giocatori che hanno utilizzato almeno uno strumento di gioco sicuro nel corso dello scorso anno.