Le notizie riportate in questi giorni dalla stampa, secondo le quali alcune aziende in odore di camorra avrebbero lavorato per le Amministrazioni pubbliche del Veneto, aggiungono un ulteriore tassello all’inquietante quadro dell’infiltrazione della criminalità organizzata nella nostra regione. Rapporti e inchieste lo dicono da tempo: mafia e camorra sono entrate da anni negli ingranaggi del sistema veneto, utilizzando come linea primaria il settore del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti. Ora queste notizie, suffragate dall’informativa diffusa dalla Prefettura di Napoli, non fanno che confermare un quadro sempre più preoccupante.
“Dobbiamo smettere di pensare che la mafia e la camorra siano realtà lontane dalla vita quotidiana del Veneto e il primo passo deve partire dalle Istituzioni – spiegano la senatrice veneta del Movimento 5 Stelle Barbara Guidolin e gli altri parlamentari veneti del M5S – il rischio concreto è che l’opinione pubblica si dimentichi di queste situazioni, che emergono dalla stampa, mentre l’intero sistema produttivo e amministrativo è esposto agli attacchi subdoli della criminalità organizzata”.
I consiglieri regionali veneti del Movimento 5 Stelle annunciano il coinvolgimento del governo veneto: “Chiediamo alla giunta e al presidente della Regione di venire in aula e in commissione per spiegarci quanto è di loro conoscenza di queste vicende – dicono – deve essere fatta chiarezza immediatamente”.
“Alle altre forze politiche chiediamo invece – sottolineano i consiglieri regionali – di fare fronte comune per contrastare qualsiasi tipo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata nel sistema Veneto. Questa non è una battaglia politica, è una guerra che dobbiamo combattere tutti assieme”. I consiglieri veneti ribadiscono infine come questa sia l’ennesima conferma del fatto che il Veneto non è vaccinato rispetto all’infiltrazione della criminalità organizzata.
“Affermare il contrario – ricordano parlamentari e consiglieri regionali – significa aprire la porta a mafia e camorra, che in una regione dall’immenso valore produttivo come il Veneto possono trovare terreno fertile”.