Elezioni comunali: Gigi Tarzia (Padova Civica) “In guardia da tentazioni massimaliste che hanno lacerato il centrosinistra”

 

La prossima settimana si scaldano sul serio i motori dei moderati e della sinistra in vista della sfida elettorale di palazzo Moroni dopo la caduta per mano di 17 consiglieri comunali dell’ex sindaco Massimo Bitonci. Questa settimana è prevista la riunione della “Coalizione civica2 mercoledì 11 gennaio all’ex fornace Carotta di via Siracusa. Nello stesso luogo nel pomeriggio di sabato è convocata una sorta di “Leopolda” di matrice renziana organizzata dal Pd di Padova, denominata “Padova domani”.

Qui di seguito riceviamo e pubblichiamo la riflessione dell’associazione Padova Civica, per voce di uno dei suoi esponenti, Gigi Tarzia:
In vista delle prossime amministrative Padova Civica, nei giorni scorsi, ha incontrato una delegazione del Partito Democratico.

Dopo averli ascoltati, abbiamo espresso le nostre valutazioni consapevoli della delicatezza delle prossime settimane in cui si tratterà di costruire un progetto e trovare la persona in grado di consentire al centro sinistra di riconquistare il governo della città.
E attorno al progetto ed alla persona che sarà individuata per dare un cuore ed un volto sarà necessario costruire un’alleanza larga, ma allo stesso tempo fondata sulla lealtà reciproca, per evitare si possa ripetere quanto accaduto tre anni fa dove alcuni dei protagonisti odierni hanno preferito andare al mare, aprendo la strada a Bitonci, pur di non rinunciare a ipotesi strampalate come quella che avrebbe dovuto portare alla rinuncia nella realizzazione del nuovo ospedale.
Ripartire senza affrontare i nodi politici che in questi ultimi 20 anni hanno lacerato il centro sinistra a causa di una sinistra massimalista che pretende di dettare le condizioni a tutti gli altri, rischia di farci ritrovare nella situazione del 2014, e ciò sarebbe imperdonabile.
Lo sarebbe tanto più perché in queste settimane si avvertono segnali importanti di disponibilità da parte di mondi che anche in occasione della scorsa tornata elettorale si sono schierati contro il centro sinistra, ricavandone, come ringraziamento, una porta in faccia.
Abbiamo manifestato al Pd le nostre preoccupazioni perché, nonostante si tratti del partito più significativo e strutturato della futura coalizione, e nonostante abbia rinunciato ad esprimere un proprio candidato interno (fatto assolutamente inedito e lodevole), altri, anziché concorrere all’interno di un comune percorso alla costruzione dell’alleanza futura, perseguono come tre anni fa la creazione di percorsi paralleli.
E, come la storia dimostra, non esistono “convergenze parallele”, esistono solo divergenze che si radicano nell’inimicizia.
Non abbiamo nascosto le nostre preoccupazioni perché il coagulo a sinistra di forze che sia pur non particolarmente significative, pretendono di dettare condizioni e candidati, rischia di far naufragare qualsiasi ipotesi di alleanza che recuperi importanti settori dell’area di centro.
Padova Civica, che nel corso degli ultimi tre anni ha continuato un’azione politica sul territorio e di denuncia della deriva verso cui il sindaco da Cittadella stava portando la città, non sarà uno spettatore neutrale.
Siamo disponibili a fare qualche passo indietro pur di favorire la convergenza sul nome di un candidato in grado di dare rappresentanza ed allo stesso tempo in grado di far crescere un’alleanza di liberazione e di ricostruzione, ma non siamo disponibili ad assecondare giochetti, compresi quelli di chi dopo aver sfruttato il lavoro civico di tante persone e di essersene dimenticato il giorno dopo le elezioni, torna a mostrare la sua vacua vanità.
Bisogna costruire una città migliore, più aperta, inclusiva, coesa nelle sue diversità, dialogante tra le sue diverse ed antiche Istituzioni, maggiormente sicura, con una netta implementazione delle politiche sociali e una rigenerazione del tessuto urbano che metta al centro del campo la riqualificazione dei quartieri.
Siamo contrari alle primarie, tanto più con soggetti che hanno già dato ampie prove di inaffidabilità, ma lo siamo tanto più perché se si vuole creare una ampia convergenza rischiano di essere uno strumento divisivi.
E il centro sinistra non ne ha bisogno, e il Pd, con le scelte di grande responsabilità degli ultimi mesi, dimostra di saper mettere da parte le proprie aspettative politiche pur di conseguire un risultato positivo.
Se lo fa il Pd lo devono, tanto più fare tutti gli altri. Ma diciamo anche che nessun partito deve rinunciare ai propri simboli ed il Partito Democratico deve rimanere il pilastro fondamentale della nuova alleanza e poiché il capo della coalizione può anche essere espressione della cosiddetta ‘società civile’ bisogna creare un progetto su cui è possibile far convergere ed unire sul miglior candidato possibile gli elettori delle diverse anime culturali della città che hanno una visione diversa e senz’altro migliore, da quella miope, immobile e litigiosa che intende riproporre nuovamente per Padova il cittadellese!

Luigi Tarzia
Direttivo Padova Civica