Erminio Alajmo resta in sella alla guida dell’Appe per altri tre anni

 

Erminio Alajmo succede a sé stesso e resta dunque per altri 3 anni saldamente al comando dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) da lui guidata nei precedenti 9 anni.
Le operazioni di voto di martedì 27 novembre da parte del nuovo “Parlamentino” – espressione della volontà dell’assemblea generale del 15 novembre che ha rinnovato le cariche sociali – sono state poco più che una formalità, data anche l’assenza di altri candidati alla carica di Presidente.

Alajmo – che è titolare del ristorante “La Montecchia” a Selvazzano Dentro, del pluricelebrato ristorante “Le Calandre”, del collegato wine bar “Il Calandrino”, dell’hotel “Maccaroni” e del negozio di alimentari “In.gredienti” tutti a Rubano, nonché del “Gran Caffè Quadri” di piazza San Marco a Venezia – ha espresso viva soddisfazione per la riconferma, conscio però del gravoso lavoro che lo aspetta legato alla grande vivacità e dinamicità del comparto rappresentato.

“Al di là dell’orgoglio personale per la rielezione – ha esordito Alajmo – sono molto contento della mia nuova “squadra” di 15 componenti, pronta ad affrontare le sfide che il mercato e la crisi ci porranno innanzi nel prossimo mandato triennale, che per me sarà anche l’ultimo nonostante lo Statuto non ponga limiti temporali”.
“Il nuovo Comitato Direttivo – continua il numero uno dell’APPE – è costituito da figure primarie del panorama provinciale dei pubblici esercizi, tra cui molti “figli d’arte”, è competente e dinamico e può contare su imprenditori con un’età media più bassa e su una “quota rosa” maggiore”.

Il Presidente Alajmo ha poi tracciato alcune linee programmatiche che intende seguire, preannunciando un’ulteriore accelerazione sull’attività sindacale, dalla delicata regolamentazione del settore in seguito alle “liberalizzazioni”, alla serrata lotta all’abusivismo nei confronti degli esercizi agrituristici camuffati, delle sagre e feste paesane e dei circoli privati fasulli, dalla formazione continua e l’innovazione, alla promozione della categoria per una sua migliore immagine.

Alajmo ha voluto al suo fianco, in qualità di vicepresidenti, Fabrizio Graziati, titolare dell’omonimo bar pasticceria di piazza della Frutta a Padova e Giuliano Lionello, chef-patron della trattoria “Al Pirio” di Torreglia. A completare il quadro del Consiglio di Presidenza sono stati eletti il giovane Matteo Toniolo del ristorante self-service “Le Midì” di Vigonza (e del ristorante “Bastioni del Moro” di Padova, guidato in tandem con il papà Giancarlo e la sorella Alessia) ed Eugenia Rubin del ristocaffè “Nerodiseppia” in via San Francesco a Padova.

Alla guida del Collegio dei Revisori dei Conti è stata eletta Lazzarina Bonello (ristorante Val Pomaro di Arquà Petrarca), che verrà affiancata dai sindaci effettivi Mario Mescolin (ristorante Alle Logge di Piazzola Sul Brenta) e Cristiano Agostini (trattoria La Famiglia di Correzzola), nonché dai membri supplenti Vincenzo Allegra (ristorante “Il Console” di Saccolongo) e Pierluigi Mazzucato (albergo “Maritan” di Padova).