Fioreria Pontecorvo compie 80 anni di attività: tre generazioni di cortesia e creatività della famiglia Varotto

 

La fioreria Pontecorvo di Padova festeggia nel pomeriggio di sabato 14 ottobre un traguardo veramente speciale: 80 anni tondi di attività che ben tre generazioni di Varotto si sono tramandate con passione nella gestione di una fioreria che è diventata nel tempo punto di riferimento privilegiato per i padovani grazie alla sapienza e alla bravura dei suoi gestori, in grado di soddisfare le diverse richieste della loro clientela, dal confezionamento del più tradizionale mazzo di fiori agli addobbi per convegni cerimonie eventi e decorazioni d’ambiente.
Il nonno Antonio era partito con un banco in piazza delle Erbe, poi la passione per questa professione è stata portata avanti dal figlio Giorgio, a sua volta affiancato da Pierpaolo, che ha contribuito negli ultimi anni a far crescere di prestigio e importanza l’attività di famiglia.
Attualmente presidente dei Fioristi Ascom nonchè membro del consiglio di Confcommercio Padova, Pierpaolo Varotto con giusto orgoglio ha deciso di festeggiare pubblicamente questo traguardo, coinvolgendo oltre a tutto lo staff amici clienti e rappresentanti della associazione di categoria di cui fa parte.
Pierpaolo, la cui notevole preparazione anche teorica (corsi di aggiornamento in Italia e all’estero e il conseguimento del diploma di fiorista europeo) gli ha permesso di conseguire riconoscimenti importanti e la partecipazione a prestigiose manifestazioni, tra cui la Biennale di Venezia del 1998, cura anche l’allestimento di eventi pubblici.
“La nostra associazione – ha commentato Patrizio Bertin, presidente di Confcommercio Ascom Padova – è particolarmente orgogliosa di festeggiare momenti come questo, che testimoniano la forza e la vitalità delle attività di vicinato, dei negozi che animano le nostre città e che sono carichi di storia, di relazioni, veri punti di animazione per i quartieri e straordinari punti di riferimento che trasferiscono ai loro clienti sapienza conoscenza e tutta l’umanità della loro professione”.