Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo: 53 milioni al territorio

 

È stato presentato oggi a Padova in un incontro aperto al pubblico il Bilancio Sociale 2013 della Fondazione, giunto quest’anno alla undicesima edizione e redatto secondo le Linee guida elaborate dall’Agenzia per il Terzo Settore nel 2011.
Il documento, approvato dal Consiglio Generale lo scorso 29 aprile contestualmente al Bilancio di Esercizio, rendiconta l’operato e i risultati della Fondazione, con particolare riferimento alla governance, alla gestione del patrimonio, all’attività erogativa e alla dimensione ambientale.

Con l’esercizio 2013 si è aperta la programmazione di attività del triennio 2013-2015, che stima in 120 milioni di euro le risorse destinate al territorio. Lo scorso anno l’attività erogativa si è concretizzata in 491 interventi per oltre 53 milioni di euro così distribuiti: 11,1 alla Ricerca scientifica, 8,5 all’Istruzione, 10,9 all’Arte e alle attività culturali, 6,5 alla Salute e all’Ambiente, 13,4 all’Assistenza e tutela delle categorie deboli, e complessivamente altri 3 all’attività sportiva, alla protezione civile, alla sicurezza alimentare e all’agricoltura di qualità, a cui si aggiungono circa 140.000 euro destinati al Fondo Iniziative Comuni di Acri.

L’attività erogativa è stata svolta per il 54% con la modalità della programmazione autonoma, che si traduce in 3 tipologie di intervento: i bandi, che nel 2013 sono stati 10, tra i quali il “Bando Progetto Sociale”, “Culturalmente”, “Dottorati di Ricerca”, “Scuola Innovazione”, “Progetto Pulmini”, “Biblioteche e Archivi Storici”, “Visiting Scholars Grant Program”; i progetti promossi direttamente, con il coinvolgimento delle istituzioni territoriali e del terzo settore, quali ad esempio il “Fondo Straordinario di Solidarietà”, il “Microcredito d’Impresa”, il “Progetto Alzheimer”, “Sportivamente”; le iniziative ideate e gestite dall’ente (le conferenze “Segnavie”, la rassegna di musica, teatro e danza “Musikè, eventi espositivi a Palazzo del Monte di Pietà e a Palazzo Roverella).

L’emergere di nuove e sempre più complesse problematiche ha stimolato a privilegiare iniziative trasversali ai diversi settori, così da fornire una risposta articolata e al tempo stesso puntuale ai bisogni della comunità. E proprio per far conoscere meglio le attività realizzate e i risultati raggiunti, durante la presentazione del Bilancio Sociale sono stati proiettati i filmati con la testimonianza dei protagonisti di alcuni dei progetti avviati, ossia “Te.Si”, il laboratorio di ingegneria industriale d’avanguardia dell’Università di Padova con sede a Rovigo, il “Microcredito d’impresa”, iniziativa a sostegno dell’autoimprenditorialità, “Culturalmente” e “fUNDER35”, bandi per l’imprenditoria giovanile nell’ambito della produzione artistica e culturale, il “Progetto Alzheimer” per il sostegno e la formazione di coloro che si prendono cura del malato di Alzheimer.

Sul fronte delle linee guida seguite nel 2013, l’ente ha puntato a promuovere il lavoro in rete e ad investire sui giovani. Sul primo fronte, la collaborazione tra diversi soggetti nasce dalla convinzione di come nessun ente disponga singolarmente di risorse e competenze sufficienti per fare fronte a bisogni sempre più numerosi ed eterogenei. Emblematico, in questo senso, il Fondo Straordinario di Solidarietà in cui sono state messe a fattor comune risorse umane ed economiche insieme alle Diocesi, alle Province, ai Comuni e alle Camere di Commercio, per gestire l’emergenza lavoro, ponendo le basi di un nuovo modo di fare welfare. Il lavoro in rete ha consentito di realizzare anche un progetto su larga scala per l’efficientamento energetico di edifici pubblici e di impianti di illuminazione dei comuni delle due province, per il quale sono stati ottenuti fondi europei, indispensabili per un intervento di tale portata.

L’attenzione ai giovani ha rappresentato l’altro principale focus dell’attività della Fondazione, che ha affiancato le istituzioni scolastiche integrando e arricchendo il percorso scolastico degli studenti attraverso l’offerta di attività extradidattiche. Altrettanto significativo è stato l’impegno volto ad aiutare i giovani a sviluppare concretamente le loro potenzialità in ambito lavorativo: dal bando per le associazioni e le imprese culturali giovanili gestite da under 35, al microcredito d’impresa per i giovani che desiderano avviare una propria impresa, ai grant per i ricercatori under 40 che sviluppano progetti di ricerca scientifica di eccellenza nel campo della ricerca pediatrica.

L’esercizio 2013 si è chiuso con un avanzo di esercizio di 55,6 milioni di euro. Tale avanzo consentirà nel 2014 di destinare 35,5 milioni di euro a progetti nelle province di Padova e Rovigo, coerentemente con gli obiettivi fissati nei documenti di programmazione. Le risorse saranno così ripartite: 7 milioni alla Ricerca Scientifica, 7 all’Istruzione, 7 all’Arte e alle attività culturali, 5 alla Salute e all’Ambiente, 7,5 all’Assistenza e tutela delle categorie deboli e complessivamente altri 1,5 all’attività sportiva, alla protezione civile, alla sicurezza alimentare e all’agricoltura di qualità. La parte restante dell’avanzo verrà destinata per 11,1 milioni alla riserva obbligatoria, per 7,5 alla riserva per l’integrità del patrimonio e per 1,5 milioni al fondo per il Volontariato.

Antonio Finotti, Presidente della Fondazione, dichiara: “Di fronte ad una crisi che spinge a ripiegarsi su se stessi e a vivere il futuro come minaccia e non come opportunità, crediamo che il nostro compito sia quello di individuare nuovi percorsi, sollecitando un approccio ai problemi diverso rispetto al passato e la proposta di soluzioni innovative e originali alle problematiche dell’attuale contesto. Un compito per il quale riteniamo fondamentale l’apporto di tutti i soggetti istituzionali e del terzo settore, perché solo unendo le forze sarà possibile affrontare efficacemente le sfide dei prossimi anni. In questo un ruolo fondamentale lo avranno i giovani. A loro va data la possibilità di motivarsi, di sperimentarsi, di acquisire fiducia nelle proprie capacità e di avere un lavoro, perché sono il presente e soprattutto il futuro del nostro Paese. Solo avendo fiducia nelle nuove generazioni e investendo su di loro, è possibile pensare di non soccombere all’instabilità e all’incertezza, ma di costruire una società solidale, armoniosa e sostenibile”.

Il Bilancio Sociale e il Bilancio di Esercizio della Fondazione con i relativi allegati sono disponibili sul sito: www.fondazionecariparo.it/bilanci