Francesco Fiore (Padova2020) “Era meglio il cambiamento dall’interno, e’ arrivato dall’esterno”

 

“Non pensavo che il desiderio di cambiamento giungesse fino al punto di scegliere un governo a guida leghista per la nostra città – è l’amara constatazione di Francesco Fiore, candidato del Movimento Civico Padova 2020, nel corso della conferenza stampa all’indomani del ballottaggio che ha visto il leghista Massimo Bitonci prevalere sul candidato del centrosinistra, Ivo Rossi – Ho regalato la mia faccia e il nostro simbolo al centrosinistra, impegnandomi al massimo in queste due settimane in cui tutti ci siamo spesi, portando 8.000 dei nostri 11.000 voti del primo turno al candidato Rossi. Ancora ieri sera, ero il solo a girare per i seggi. Purtroppo la politica del centrosinistra padovano dopo le primarie è stata suicida: le modalità per farci restare in coalizione erano perdenti e abbiamo scelto di andare da soli, affrontando una campagna elettorale con le nostre sole forze, senza finanziamenti, raggiungendo un risultato straordinario ma certo non sufficiente. Dopo il primo turno, responsabilmente, abbiamo votato quasi all’unanimità per l’apparentamento, con un accordo che garantiva che il rinnovamento sarebbe davvero potuto partire, ma di fatto questo segnale non è stato colto fino in fondo. Era meglio il cambiamento dall’interno, invece è arrivato dall’esterno.”

E non risparmia una frecciata ai grillini: “ Hanno gettato la maschera, giungendo a votare o comunque a lasciar vincere una giunta leghista e demagogica, imbarazzante a livello nazionale, buttando invece a mare tutti gli argomenti comuni, dal nuovo modello di sviluppo alle priorità ambientali, pur di farci un dispetto.

Ma Padova2020 non si ferma. Ci siamo apparentati con il PD ma siamo un’altra cosa – ribadisce con forza Fiore – ora abbiamo la responsabilità conferitaci dai voti di migliaia di cittadini; la nostra sarà un’opposizione pragmatica. Siamo distanti ideologicamente dalla Lega e valuteremo provvedimento per provvedimento, tenendo fede alla nostra autonomia e con la certezza di avere alle spalle un movimento che cominceremo da subito a strutturare. Padova2020 è l’unica vera novità positiva di questa tornata elettorale, guardata con interesse anche dalla Regione e a livello nazionale. Con il metodo partecipato si può ricostruire il centrosinistra e c’è spazio per tutti, anche per i delusi del M5S. Entro il mese vorremmo organizzare una grande festa per invitare altri cittadini ad unirsi a noi, perché Padova2020 non si ferma, e possiamo già cominciare a mettere in atto, come soggetto sociale e politico, molte delle buone pratiche che abbiamo nel programma, perché possiamo farlo in autonomia e il nostro obiettivo è vedere il cambiamento in atto, non solo nelle parole.

Al nuovo sindaco, Massimo Bitonci, dico: non condurre Padova ad una guerra fra poveri, tra italiani e stranieri, tra ceto alto, medio e basso, perché da questa pesante crisi economica si esce tutti assieme o non ci sarà vero futuro.