Fratelli d’Italia ricorda le vittime di Marcinelle. Zanon: “Martiri del lavoro”

 

In occasione del 66°anniversario della Tragedia di Marcinelle” , Raffaele Zanon ,Dirigente dell’Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, ricorderà il triste evento in un incontro con componenti dei Comitati Tricolore per gli Italiani nel Mondo e deporrà dei fiori in via Marcinelle a Padova.

“Dobbiamo anzitutto rendere omaggio alla memoria dei nostri ‘Martiri del lavoro di Marcinelle’ che, proprio l’8 agosto di sessantasei anni fa, persero la vita nella miniera di Bois du Cazier – ha detto l’esponente di FdI – Il loro sacrificio è stato, è e sarà sempre, d’esempio a tutte le generazioni venete e italiane. E’ per questo che ritengo doveroso continuare ad invitare tutti gli amministratori del Veneto ad intitolare una piazza o un via ai ‘Martiri del lavoro di Marcinelle’”.

“Momenti come questo – ha aggiunto Zanon – rappresentano delle preziose occasioni d’incontro con il mondo dell’associazionismo veneto. I Comitati Tricolori per gli Italiani nel Mondo (CTIM) si sono sempre distinti per l’impegno a favore degli Italiani che vivono fuori dai confini della Madrepatria. Tale impegno si iscrive nel quadro della battaglia decennale della Destra Italiana per il riconoscimento dei diritti degli Italiani all’estero, primo fra tutti l’esercizio del voto in loco, battaglia condotta dall’On. Mirko Tremaglia.

I nostri corregionali, che negli anni passati hanno determinato il fenomeno migratorio italiano, caratterizzandolo, sono una parte integrante della nostra cultura, della nostra storia, della nostra identità veneta, senza le quali oggi non si potrebbe parlare di modello veneto, in Italia come nel mondo. «La miniera maledetta del Bois du Cazier di Marcinelle rimane come monito per un domani migliore, un futuro più giusto di quello che milioni di italiani hanno dovuto conoscere e subire negli anni passati. – continua ZanonL’8 agosto deve essere un momento di riflessione per tutti, per porre fine ad ogni forma di vergognoso sfruttamento e di sottomissione, nel rispetto assoluto delle leggi, della giustizia sociale e della politica dei diritti negati per ogni lavoratore, da sempre rivendicata dentro e fuori dal Parlamento dal CTIM, Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, in ogni contrada del mondo, assieme alle storiche associazioni nazionali della nostra emigrazione»