Fratelli d’Italia Veneto con Raffele Zanon e Adolfo Urso guida il no degli imprenditori al decreto dignità

 

Abbiamo deciso di coinvolgere gli imprenditori padovani con una delegazione che sarà presente lunedi, 30 luglio ore 15.30, presso auditorium CAD IT a Verona, presente Giorgia  Meloni e i Senatori  Adolfo Urso e Stefano Bertacco. Lunedi è il giorno dell’approdo in aula del decreto dignità e per rispondere alla protesta del mondo produttivo abbiamo raccolto l’appello del presidente di Assindustria Treviso-Padova Massimo Finco perchè si intervenga per correggere il cosiddetto “decreto dignità”, che gli stessi industriali definiscono un provvedimento sbagliato e danno per il lavoro. Quel decreto è una risposta ideologica e sbagliata al disastro del Jobs Act di Renzi ma, soprattutto dimostra come la Lega ha perduto contatto con la sua base territoriale più autentica, quella per intenderci composta dai piccoli imprenditori che proprio grazie ai contratti a tempo determinato e in parte alla somministrazione hanno resistito durante il periodo della crisi e ora sono protagonisti di un rilancio che nel primo trimestre dell’anno ha visto il mercato del lavoro crescere di circa 50 mila unità.

Fratelli d’Italia non darà il suo via libera al decreto Dignità, criticato fin dalle prime ore come un intervento che rischia di danneggiare l’occupazione perché è  un decreto fatto solo di divieti, da Pci anni ’70, mentre il mondo produttivo ha bisogno di libertà. Dopo il giudizio tranchant, per l’assenza di flessibilità e soprattutto per la sopravvivenza di misure come lo spesometro e il redditometro dai Ministri della lega ci aspettiamo che il governo ascolti le nostre proposte: è quanto si attende anche l’elettorato di centrodestra che ha votato per il Carroccio.  La disoccupazione non si combatte per decreto, né il precariato si batte con gli editti. Vanno detassati i lavori a tempo indeterminato  favorendo un’alleanza del mondo produttivo. Non esiste più l’Italia delle antiche contrapposizioni tra datore di lavoro e lavoratori, che sono entrambi esposti alla crisi. In realtà dovrebbe chiamarsi decreto disoccupazione, perché è punitivo per le imprese e per il lavoro, introduce più vincoli, conflitti e burocrazia, ed è contrario al programma del centrodestra sulla cui base sono stati eletti anche i parlamentari leghisti .Le imprese protestano, sono in rivolta e lo si registra in particolare in Veneto dove  la Lega ha la leadership elettorale. Per rispondere alla protesta del mondo produttivo abbiamo deciso di incontrare gli imprenditori a Verona lunedì alla presenza di Giorgia Meloni.

E’ quanto dichiara Raffaele Zanon ,dirigente Assemblea Nazionale di Fratelli d’Italia, che guiderà la delegazione padovana.