Gascom, venditori disinvolti e la battaglia del gas a Padova raccontato da Daniela Aliprandi

 

Ha dell’incredibile la vicenda raccontata su facebook da Daniela Aliprandi, giovane residente in città che ricostruisce la visita a domicilio di due incaricati Gascom:
questa mattina (7/2/2012) si sono presentati a casa una coppia di signori (uomo e donna) che qualificandosi in maniera vaga hanno chiesto a mia madre di portarle una bolletta delle utenze domestiche per un confronto, al fine di verificare i consumi. I due, giovani, educati e di bell’aspetto avevano in mano un pacco di bollette, mia madre si è fidata e dopo aver mostrato la bolletta ha dato i miei dati e firmato al mio posto una cartellina che si è poi rivelata un contratto per un nuovo fornitore, la GASCOM di Padova. Di questo mia madre si è accorta dopo che i due erano partiti….

Io abito in zona Palestro, presumo quindi che questi venditori poco onesti stiano facendo un giro in città: fate attenzione perchè queste truffe sono state segnalate anche dalle Iene su italia uno

Questo è proprio quello che è successo: i due parlano in maniera molto sicura e sono molto bravi a intortarti con la storia del “confronto”, “verifica dei consumi”, “verifica di dispersioni energetiche” e si fanno consegnare la bolletta (la bolletta a loro serve perchè contiene i nostri dati e i codici cliente delle attuali utenze che abbiamo con i nostri gestori, con i quali possono metterci sotto contratto).

Inutile dire che non bisogna mai divulgare dati personali (in particolare dei propri figli ;-)) a sconosciuti, mai far entrare in casa persone sconosciute, mai firmare nulla. Se per caso fosse troppo tardi anche per voi, sappiate che la legge prescrive 10 giorni per recedere dai contratti firmati senza conseguenze, ed è quello che ho fatto io dopo il panico iniziale e dopo aver contattato il mio gestore (che mi ha detto che purtroppo non sono l’unica).

Tengo a sottolineare che non conosco la GASCOM e nemmeno la sua proposta per la fornitura, posso dire che quando ho chiamato il loro centralino (imbufalita!) mi è stato risposto in maniera cortese e ho già ricevuto da parte loro la conferma della mia disdetta.

Resta l’incazzatura per i metodi truffaldini adottati, spero in buona fede, da questa azienda, resta il tempo perso e lo choc di mia madre nel capire di essere stata raggirata (non oso pensare quanti anziani cadono in queste situazioni senza essere in grado di uscirne).

Dato che la cosa è appena successa vi prego di diffondere il più possibile questa informazione, può tornare utile a tutti: immagino stiano rastrellando tutta Padova!