Genetisti a confronto per la buona agricoltura: martedì 24 novembre convegno Confagricoltura Veneto al Crowne Plaza

 

Tre tra i più importanti genetisti italiani saranno protagonisti del convegno “Le nuove vie del miglioramento genetico –  Dialogo con il mondo scientifico sul futuro e sul valore della ricerca genetica applicata all’agricoltura”, che si  svolgerà martedì 24 novembre alle 15 all’hotel Crowne Plaza a Padova, in via Po 197.

A promuovere l’importante evento è Confagricoltura Veneto, in collaborazione con Confagricoltura Friuli Venezia Giulia,per fare il punto della situazione sulla ricerca, sulle norme che riguardano gli Ogm e sulle prospettive concrete che i nostri istituti pubblici di ricerca ritornino ad essere veramente utili al mondo produttivo. Ma si parlerà anche del deficit competitivo che sta interessando le nostre imprese agricole per effetto del rifiuto ideologico dell’Italia e di buona parte dell’Europa rispetto all’adozione delle moderne tecniche di genetica applicata.

C’è la possibilità di riconquistare il tempo perduto? Si può concretamente sperare in una via italiana del miglioramento genetico che permetta di conservare e di valorizzare le caratteristiche delle coltivazioni tipiche della nostra agricoltura, preservando l’ambiente e recuperando competitività per le nostre aziende agricole? A queste domande cercheranno di rispondere Roberto Defez, primo ricercatore all’Istituto di genetica e biofisica del Cnr di Napoli; Gianni Barcaccia,professore di genetica agraria all’Università di Padova; Michele Morgante, presidente della società italiana di genetica agraria e ordinario di genetica alla facoltà di Agraria dell’Università di Udine.

Il programma prevede alle 15 l’apertura dei lavori con Marco Aurelio Pasti, agricoltore e presidente della sezione di prodotto seminativi di Confagricoltura Veneto. Alle 15.30 interventi di Roberto DefezGianni Barcaccia e Michele Morgante. Conclusioni di Lorenzo Nicoli Claudio Cressati, presidenti di Confagricoltura Veneto e Friuli Venezia Giulia.

I RELATORI

Roberto Defez. E’ primo ricercatore all’Istituto di Bioscienza e BioRisorse del Cnr di Napoli, dove dirige il gruppo di ricerca di Biotecnologie microbiche. Da anni è coinvolto nel dibattito pubblico sulla validità degli organismi geneticamente modificati, sostenendo la tesi a favore degli ogm per far recuperare terreno all’agricoltura italiana, che ha perso competitività e ha visto calare le rese per ettaro. E’ autore di “Il caso ogm – Il dibattito sugli organismi geneticamente modificati” (Carocci Editore), un manuale di 145 pagine che fornisce una spiegazione chiara e rigorosa sugli ogm.

Approfondimenti: http://wisesociety.it/incontri/roberto-defez-lagricoltura-italiana-non-e-competitiva-senza-ogm/

Gianni Barcaccia. E’ professore di genetica agraria all’Università di Padova e responsabile di BreedOmics, Servizi di analisi genomiche per il miglioramento genetico di specie agro-alimentari.  Da oltre dieci anni vanta collaborazioni scientifiche con gruppi di ricerca europei e americani e partecipa come relatore a numerosi congressi nazionali e internazionali di genetica e genomica di specie agro-alimentari. E’ stato coinvolto in numerosi progetti di ricerca finanziati da ministeri Italiani, ateneo di Padova e Regione Veneto. Negli ultimi anni ha stipulato con regolarità contratti di ricerca con aziende sementiere italiane. Svolge attività di revisore per quotate riviste scientifiche internazionali di genetica, genomica e miglioramento genetico. 

Michele Morgante. E’ professore ordinario di genetica all’Università di Udine. E’ delegato del rettore alla ricerca e al trasferimento tecnologico e direttore scientifico dell’Istituto di genomica applicata, un centro di ricerca privato senza fine di lucro che ha contribuito a fondare nel 2006. Dopo aver terminato gli studi all’università di Padova, ha passato due anni nel gruppo di Genomica della DuPont a Wilmington, concentrandosi sull’analisi e le applicazioni delle regioni microsatellite nei genomi delle piante. Qui ha diretto un gruppo di ricerca che si è occupato dello studio dell’organizzazione del genoma di mais e della costruzione di una mappa fisica completa di tale genoma. E’ rientrato in Italia a Udine alla fine del 2002, dove il suo laboratorio si sta occupando dell’analisi dei genomi vegetali, spaziando dalla mappatura fisica all’evoluzione dei genomi, dell’analisi della variazione di sequenza e della mappatura per associazione.