Giovani e digitale: come i ragazzi utilizzano la rete

 

Internet ha cambiato le nostre vite. Soprattutto quelle dei nativi digitali, ovvero tutti coloro nati o cresciuti nell’era digitale, la nostra era, dove internet e i dispositivi tecnologici sono disponibili ovunque (qui in Italia abbiamo 80 milioni di smartphone, per esempio). Spesso però ci rendiamo conto che l’uso che fanno le nuove generazioni della tecnologia può essere ‘troppo’, con ore e ore trascorse davanti allo schermo: il tempo medio che ogni utente del web passa su Internet è pari a 7 ore giornaliere, un numero importante.

Ma è anche vero che internet, gli smartphone e le app hanno rivoluzionato la vita dei nostri ragazzi e nessuno può farne a meno: in tutto il mondo ci sono più di 5 miliardi di utenti su Internet. Non solo messaggi, intrattenimento e giochi,  ma pure studio e ricerca, soprattutto in tempo di pandemia. La tecnologia, dunque, è un potenziale vantaggio per le nuove generazioni, in quanto gli permette di svolgere tutte le azioni sopra indicate, ed inoltre, utilizzando Internet, possono:

  • accedere facilmente alle informazioni per informarsi ed educarsi
  • mantenere e sviluppare relazioni di supporto
  • formare le loro identità (attraverso l’espressione di sé, l’apprendimento e il parlare)
  • promuovere un senso di appartenenza e di autostima rimanendo in contatto con gli amici ed essendo coinvolti in comunità diverse.

Tante opportunità in rete, ma anche rischi

Naturalmente i giovani d’oggi – ma anche moltissimi adulti – hanno una perfetta conoscenza di internet e dei media, e sempre più spesso sentiamo l’espressione cittadino digitale, per indicare la formazione e la cultura attorno alla rete. Purtroppo, in tutto ciò dobbiamo ricordare che esistono anche molti problemi presenti nel mondo di Internet, che spesso vanno a colpire la sfera sociale e psicologica delle nuova generazioni.

Alcuni rischi associati all’essere online sono:

  • Cyberbullismo: può includere la pubblicazione di dichiarazioni meschine o false, la creazione di profili online falsi destinati a mettere in imbarazzo le persone, la condivisione di foto imbarazzanti, lo scrivere insulti gratuiti e offese sui profili altrui.
  • Isolamento: troppo tempo trascorso online e utilizzando la tecnologia è tempo non trascorso faccia a faccia con la famiglia e gli amici, il che può creare barriere e contribuire a un senso di isolamento in determinati casi.
  • Materiale inappropriato: gli adolescenti che pubblicano online immagini o contenuti inappropriati o condividono tale materiale sensibile sulle chat possono portare a situazioni spiacevoli, dove tali foto o video diventano virali contro la volontà di chi li ha creati e condivisi la prima volta.
  • Relazioni inadeguate: estranei o altri possono tentare di instaurare relazioni inadeguate con i giovani, cercando di adescarli sui social, app di messaggistica istantanea e all’interno dei videogiochi.

Tutto questo non avviene solo per i ragazzi ma anche per gli adulti, ed è per questo che è importante conoscere bene la tecnologia che si utilizza e favorire le attività di educazione digitale. Infatti, oltre ai rischi sopracitati, la rete pullula di malware e la possibilità di cadere in un attacco informatico è sempre dietro l’angolo.

Per esempio, uno dei problemi principali legati all’età digitale è il phishing. Per età digitale si intende il livello di competenze digitali di una persona: esistono molti quiz per conoscere l’età digitale, ma oltre al modo in cui interagiamo con le nuove tecnologie, entra in gioco anche il nostro livello di conoscenza di tale tecnologie.

Infatti, il phishing è la tipologia di attacco informatico più comune e avviene principalmente via email, SMS oppure messaggi in chat sui social. Lo scopo di questi attacchi è convincere l’utente a cliccare su dei link presenti nel messaggio oppure scaricare un documento allegato. In entrambi i casi, si rischia di subire furti di dati sensibili o di installare del malware sul proprio dispositivo (o peggio ancora un ransomware, un software che rende inutilizzabile il proprio dispositivo a meno che non si paghi un riscatto).

Si tratta di una minaccia informatica onnipresente, che colpisce trasversalmente tutte le fasce d’età. Da un lato gli adulti possono ricevere email di phishing legate a transazioni sospette dalla propria banca oppure comunicazioni su bollette arretrate dai fornitori di energia o ancora comunicazioni fasulle dall’INPS. Dall’altro lato, i più giovani possono ricevere SMS da parte di fantomatici corrieri che devono consegnare un pacco, email che promettono fortissimi sconti su nuovi dispositivi tecnologici o inviti a eventi e feste esclusive.

Quando si usa la rete bisogna sempre tenere alta la guardia: mai fidarsi di comunicazioni inviate da contatti sconosciuti, non cliccare su link sospetti e mai scaricare documenti allegati se non abbiamo la certezza della provenienza (e meglio fare anche una scansione al documento con l’antivirus). Così come bisogna fare attenzione a come si interagisce sui social, evitando sempre di condividere contenuti sensibili e modificando le impostazioni privacy dei propri account social per limitare la visibilità dei contenuti a utenti al di fuori della propria rete di amicizie.