Gli organizzatori della rassegna Sugarpulp accusano: “Ecco come Padova (non) gestisce gli eventi culturali”

 

Dopo cinque edizioni della Sugarpulp Convention sentiamo il bisogno di fare il punto della situazione. Cinque anni sono un traguardo importante per qualsiasi manifestazione e siamo orgogliosi di poter affermare che in questi anni abbiamo raggiunto molti obiettivi.
Sugarpulp è diventato un brand rispettato e fortemente riconoscibile nel panorama editoriale nazionale ed internazionale, oltre ad aver creato una forte community di lettori e autori.
Proprio per questo siamo fortemente determinati a crescere ancora diventando un punto di riferimento imprescindibile in Veneto (e non solo!) per tutti gli amanti della lettura e della letteratura, scritta e disegnata.

Durante questi cinque anni abbiamo avuto come ospiti autori di caratura internazionale come Jeffery Deaver, Joe R. Lansdale, John Connolly, Massimo Carlotto, Linwood Barclay, Nicolai Lilin, Licia Troisi, Tim Willocks, Victor Gischler, Maurizio De Giovanni, Allan Guthrie, Jason Starr, Sarah Pinborough, Andrea Molesini, Fulvio Ervas e tantissimi altri, vale a dire il meglio della letteratura internazionale e nazionale.
Ognuno di questi romanzieri – lungi dall’essere un personaggio televisivo, uno chef famoso o un cantautore – ha partecipato alla manifestazione senza chieder alcun cachet, a dimostrazione della credibilità maturata da Sugarpulp.

La maggior degli autori internazionali, dopo aver partecipato alla Sugarpulp Convention, ha contribuito poi a tessere gli elogi della città di Padova nei social network (oggi uno dei principali strumenti di promozione per le destinazioni turistiche, non dimentichiamolo), ma anche inserendo la nostra città nelle loro opere, come ha fatto Tim Willocks con il suo recente “I 12 bambini di Parigi”.

E non vogliamo dimenticare i tanti autori padovani e veneti, esordienti e non, che abbiamo sempre presentato nella nostra Convention e che abbiamo promosso con le nostre attività, cercando sempre di affiancare ai grandi nomi internazionali autori locali alle prime armi, per far sì che potessero approfittare della visibilità e dei contatti di eventi di questo tipo.

La Sugarpulp Convention, è stata infatti occasione d’incontri professionali che hanno dato il via acollaborazioni a livello internazionale, con autori della nostra città che oggi collaborano con importanti case editrici italiane ed internazionali anche grazie alle relazioni nate durante la Convention che ha reso possibile che il loro straordinario talento venisse notato dai big player dell’editoria.

Sono questi solo alcuni degli esempi che certificano l’importanza di una manifestazione come questa e di quanto i professionisti padovani della letteratura e del fumetto abbiano saputo farsi valere grazie a un’opportunità come la SugarCon, che proprio per questo resta una manifestazione unica nel panorama italiano.

Nel frattempo sono state attivate partnership strategiche con aziende e realtà produttive del nostro territorio, ribadendo una visione che non si limita a fare “semplicemente” letteratura, ma che intendevalorizzare le sinergie fra cultura, turismo e impresa veneta. Non solo.

L’associazione culturale Sugarpulp ha poi lanciato a Piove di Sacco il Festival internazionale del Romanzo Storico (CHRONICAE) che alla sua prima edizione ha avuto per ospiti, tra gli altri, autori come Valerio Massimo Manfredi, Jason Goodwyn, Roberto Giacobbo, Wu Ming e Marcello Simoni con 4 sold out di fila in altrettante serate al Teatro Filarmonico, per non parlare della recente apertura della SugarCon a Fratta Polesine che ha visto andare esaurita la sala conferenze di Villa Badoer.

Sugarpulp ha contribuito dunque in modo attivo a far conoscere a lettori provenienti da tutta Italia e a ospiti internazionali ville e monumenti del Veneto, fra i tanti: il Teatro Anatomico, la Cappella degli Scrovegni, il Caffè Pedrocchi, il Palazzo della Ragione, il Teatro Filarmonico a Piove di Sacco, la Torre Carrarese, Villa Badoer, la casa di Giacomo Matteotti, il mulino – locanda ed ecomuseo al Pizzon…

Questa è l’intenzione di Sugarpulp: continuare ad espandersi nella Saccisica, nel Polesine e in tutto il Veneto al fine di ribadire una volta di più uno strettissimo legame con il nostro territorio, così da valorizzarne al massimo le potenzialità.

Del resto gli oltre cento eventi culturali organizzati in questi anni in tutta la nostra regione sono lì a testimoniarlo.

In questi cinque anni la stampa è stata sempre dalla nostra parte sottolinenando la bontà del nostrolavoro con servizi, interviste e inserti speciali dedicati ai nostri eventi. Oltre a Corriere del Veneto, Mattino di Padova, Gazzettino, Resto del Carlino, Voce di Rovigo e molti altri giornali locali attivi online, SugarCon quest’anno si è meritata anche un articolo sulla prima pagina della cultura del Corriere della Sera nazionale, e questo senza alcuna attività di sponsor o partnership ma per i soli meriti e successi riportati sul campo.

Nel 2012 peraltro Sugarpulp è stato addirittura inserito dal Corriere della Sera nello speciale dedicato al Veneto come soggetto di eccellenza nel mondo della cultura, insieme alla casa editrice Marsilio e alla Biennale di Venezia.

Sono stati quindi cinque anni di successi, soddisfazioni e di duro lavoro. Se vi è tuttavia un rammarico – e c’è di sicuro – questo va individuato nella recente indifferenza da parte dell’amministrazione comunale della città di Padova.

Dopo un iniziale entusiasmo da parte dell’amministrazione che, cinque anni orsono, ci ha incoraggiato concedendo gratuitamente spazi come il Centro Culturale Altinate e la Loggia Amulea, senza tuttavia mai arrivare a riconoscere alla manifestazione un finanziamento di sorta, si è proseguiti fra mille difficoltà economiche e innovativi sistemi di sponsorizzazione e crowdfunding fino ad avere un modesto finanziamento di 2.000 euro alla terza edizione grazie all’interessamento dell’Assessore Andrea Colasio.

Tuttavia, a fronte di questo lodevole gesto, l’amministrazione Rossi l’anno successivo ha negato la concessione gratuita degli spazi per la quarta edizione della Sugarpulp Convention.

Infine l’amministrazione attuale non solo non ha sostenuto in alcun modo da un punto di vista economico la SugarCon, ma non ha nemmeno concesso gratuitamente gli spazi e ha dimostrato totale indifferenza, tanto che per la prima volta in cinque anni l’assessore alla cultura non si è nemmeno degnato di presenziare alla conferenza stampa d’apertura, elemento peraltro sottolineato dai molti giornalisti presenti con non pochi imbarazzi.

Il paradosso della vicenda è che noi avevamo già concordato gli spazi gratuiti con i singoli soggetti che avrebbero ospitato gli eventi della Convention e, di conseguenza, la relativa richiesta di gratuità degli stessi era soltanto una mera formalità da parte dell’Assessorato alla Cultura. Formalità che ci è stata a sorpresa negata, dopo che in un incontro personale ci era stato assicurato dall’assessore Cavatton in persona che non ci sarebbero stati problemi. Evidentemente avevamo capito male quanto ci era stato riferito, dato che nei giorni successivi con molto imbarazzo i dipendenti del settore cultura, con cui in questi anni abbiamo avuto uno splendido rapporto e un supporto costante, ci hanno riferito che era sorto un inaspettato “problema con la firma”.

Al che abbiamo preferito muoverci in autonomia come siamo sempre stati abituati a fare dato che, situazione davvero paradossale, eravamo nella curiosa condizione di essere danneggiati economicamente dal patrocinio comunale.

Lo stesso dicasi per la conferenza stampa di presentazione della convention: prima ancora di sapere il giorno esatto della conferenza l’assessore ci ha liquidati con un generico “non posso partecipare per altri impegni”, chiudendo subito il discorso.

Vorremo sottolineare che la Sugarpulp Convention, a differenza di altre iniziative sostenute e patrocinate dal Comune di Padova che si sono inventate la bizzarra formula della “entrata gratuita con donazione obbligatoria” è sempre stata completamente GRATUITA e aperta a tutta la città.

In conclusione, a fronte di quanto realizzato, l’amministrazione comunale ha saltuariamente concesso alcuni spazi gratuiti e ha sostenuto economicamente la manifestazione con un rimborso spese di 2.000 euro in cinque anni. Un po’ poco ci viene da dire specie considerando gli impegni magnifici sostenuti da comuni come Fratta Polesine e Piove di Sacco in altre occasioni.

Un vecchio detto recita che nemo profeta in patriaresta bizzarro però che Padova, città che avrebbe la pretesa di definirsi “la città della cultura”, non sostenga in alcun modo una manifestazione culturale che, unica nel suo genere, invita in città romanzieri provenienti da tutto il mondo per ragionare insieme sullo stato dell’arte della Letteratura e dell’Editoria accendendo collaborazioni e contribuendo in modo concreto a diffondere il buon nome della città di Padova in tutto il mondo.

Naturalmente la direzione artistica, il presidente e lo staff organizzativo sono più che disponibili a ragionare circa possibili soluzioni che vedano l’amministrazione comunale pronta a sostenere anche economicamente la manifestazione.

Tuttavia, fino a quando durerà il silenzio del Comune e a partire dalla prossima edizione, la SugarCon non richiederà più il Patrocinio del Comune di Padova poiché rebus sic stantibus, la concessione dello stesso suona tanto più stravagante perché appare come il sigillo di un rovesciamento di valori in base al quale è la Cultura al servizio della Politica e non il contrario, il che francamente è intollerabile.

Il comitato direttivo dell’Associazione Culturale Sugarpulp