Il Jobs Act spiegato dal senatore Giorgio Santini

 

Giorgio Santini, senatore del Pd spiega per punti la rivoluzione del Jobs Act
Il Governo con l’approvazione dei primi due decreti legislativi che attuano il Job Act ha mantenuto l’impegno assunto con il Parlamento ed il Paese in modo che essi possano entrare in vigore già dal prossimo mesi di gennaio, dopo la verifica parlamentare.
Il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti potrà essere utilizzato fin da subito per le nuove assunzioni che godranno anche la decontribuzione per i primi tre anni e quindi è’ auspicabile che molte aziende possano assumere molti nuovi lavoratori oppure trasformare i contratti temporanei in contratti stabili. In materia di tutela dai licenziamenti ingiustificati e’ stata rispettato alla lettera quanto previsto nella delega, in particolare prevedendo il reintegro del lavoratore quando non sussista il fatto materiale addebitatogli come causa del licenziamento. Il superamento dell’art.18 nei licenziamenti collettivi rientra nel criterio di delega che prevede l’indennizzo per i licenziamenti economici e non rappresenta una diminuzione delle tutele in quanto già ora con l’art.18 si poteva agire non tanto contro la legittimità del licenziamento quanto esclusivamente sui criteri di scelta, che erano e restano comunque negoziabili collettivamente nella procedura prevista in materia di licenziamenti collettivi (legge 223/91).
Molto positivo il decreto che riforma e potenzia l’Aspi allargando il diritto di utilizzo anche ai lavoratori a progetto, allungando la durata a 24 mesi e migliorando complessivamente criteri di accesso e quantità economica. Prende forma con questa riforma la flexsecurity di stampo europeo che rappresenta l’asse portante del Job Act e che dovrà ora essere completato con la riduzione delle forme contrattuali spurie, con le politiche attive per la ricollocazione rapida di chi perde il lavoro, con il miglioramento delle strutture che dovranno gestire il mercato del lavoro, a partire dall’Agenzia Nazionale del Lavoro.