Il Mozambico di Francesco Fantini in mostra al San Gaetano

 

Inaugurata il 31 gennaio “Mozambico: la stagione del futuro” svela  100 “sguardi” del reportage di Francesco Fantini.
La mostra illustra il viaggio compiuto assieme a Gil, un ex-ragazzo di strada che, come tanti altri, è riuscito a reinserirsi nella società grazie all’aiuto della solidarietà internazionale che l’ha accolto e gli ha permesso di studiare. Gil ha accompagnato Francesco dalla capitale,Maputo, lungo il paese, le coste, l’interno, fino al suo villaggio natale nella foresta dove ha ritrovato la famiglia dopo anni di lontananza. Durante il viaggio hanno incontrato tanti fratelli di Gil, quelli che hanno condiviso con lui l’infanzia in un centro d’accoglienza e che ora si sono ricongiunti hai parenti o sono stati accolti da nuove famiglie. Il viaggio è continuato fino al ritorno nel centro dove altri bambini attendono e dove, nell’attesa, hanno voluto festeggiare questo incontro. Questa iniziativa da l’avvio ad una campagna nazionale per aiutare i bambini del Mozambico.
I bambini nello stato africano rappresentano la metà della popolazione e vivono una condizione estremamente difficile, per questo si è deciso di iniziare una campagna di raccolta fondi e, la vendita di un volume fotografico che accompagna la mostra, ne
rappresenta lo strumento. Questo per cercare di dare ai bambini l’opportunità di spezzare questa spirale di sofferenza, per permettergli di accedere alla scuola e prepararsi ad affrontare una nuova stagione, la stagione del futuro, l’unica possibile per la loro vita e per avere una possibilità in più di dare un senso alla nostra.In mostra saranno presentate 100 fotografie stampate su lastra tipografica,mentre il volume di 208 pagine contiene l’intero reportage.
L’iniziativa prosegue al teatro de LiNUTILE, in via Agordat, 5 (zona cavalcavia Chiesanuova). Durante una visita teatrale Marta Bettuolo e Stefano Eros Macchi accompagneranno il visitatore alla scoperta di altri 12 pannelli di immagini (stampate e dipinte su materiali compositi dall’autore) nel tentativo di rivivere la sua particolare esperienza nell’incontro con gli uomini di strada a Maputo.