Il padovano Ruggero Pertile settimo alla maratona europea di Zurigo

 

Finisce con Ruggero Pertile che, in braccio la figlia Alice, scherza col vincitore Daniele Meucci e gli rovescia una bottiglietta d’acqua fresca in testa. A Zurigo, l’Europeo del campione di Assindustria Sport Padova si chiude con un importante settimo posto: ha portato a termine la sua maratona in 2 ore 14’18”.
«Non è stato facile affrontare questa gara, ci ho provato» le prime parole sul traguardo di Pertile. «Ho accusato qualche problema di crampi a metà corsa ma, come al solito, ci ho messo il cuore e la grinta per portarla a termine. Sono arrivato a questo appuntamento dopo una buona preparazione, ma con alle spalle anche sei-sette mesi di infortunio: sapevo che mi mancava qualcosa. Ho comunque cercato di tenere alto il ritmo, perché sapevo che così avrei aiutato Meucci: non l’avevo detto a nessuno, ma dentro di me ero convinto che questo sarebbe stato il suo giorno. Ora sono contento per lui, che ha un grande futuro davanti a sé nella maratona: l’avevo visto “girare” bene, e così, all’ultimo giro, gli ho detto: “vai a vincere”. Oggi ringrazio tutti quelli che mi hanno sostenuto: mia moglie Chiara, mia figlia Alice, gli amici che mi hanno seguito qui, Assindustria Sport e i supermercati Alì che da sempre mi accompagnano».

La gara è stata animata dalla fuga del polacco Chabowski, scattato intorno al decimo chilometro (31’11” il suo passaggio, col gruppetto degli inseguitori, nel quale erano presenti anche Pertile, Meucci, Lalli e Ricatti, a 31’19”). Il battistrada incrementa il suo margine, passando a metà prova in un’ora 04’45” (un’ora 05’34” per Pertile, Lalli e Meucci). Chabowski raggiunge il massimo vantaggio intorno al venticinquesimo chilometro (1’10”), poi il gruppo si rifà sotto e poco prima del trentacinquesimo parte l’assalto di Meucci che supera l’atleta polacco. Il quarantenne “Rero”, nono al trentacinquesimo (un’ora 50’07), recupera due posizioni già al quarantesimo chilometro (2 ore 07’06”) mantenendo la settima piazza sul traguardo.

Nella classifica di Coppa Europa di maratona gli azzurri si piazzano quarti (6 ore 46’58”) a dieci secondi dal bronzo della Svizzera. Trofeo alla Russia (6 ore 46’04”) davanti alla Francia (6 ore 46’29”). Il terzo italiano all’arrivo è il ventiduenne Michele Palamini che conclude il suo battesimo in Nazionale al trentaduesimo posto (2 ore 21’3”). Ritirati, invece, gli altri tre azzurri Andrea Lalli, Liberato Pellecchia e Domenico Ricatti.