Immigrati al voto a Padova: una festa e forse anche una rivoluzione

 

“Mi lavo i capelli, che domani bisogna andare a votare”, mi ha detto ieri sera mia moglie. Non era mica una domenica come le altre oggi per Yulisa, anche lei tra i 18mila stranieri extracomunitari residenti a Padova che oggi erano stati invitati ad eleggere i componenti della Consulta degli stranieri residenti a Padova.
Stamattina siamo andati in Fiera e che sarebbe stato un successo lo si capiva appena varcato il cancello su via Venezia: le auto con le foto del candidato di turno sulla portiera, i cappannelli di gente che parlavano fitto, altri che volantinavano. Le elezioni gli stranieri residenti in città le hanno prese sul serio. Come mia moglie che si è lavata i capelli. Perchè oggi era un giorno importante. E mica solo per loro, anche per Padova. Da oggi forse si chiude la pagina del “tutta colpa degli stranieri” delle ronde e della xenofobia. Merito di un piccolo voto. A me piace pensare che sia così.

Alberto Gottardo