Imprese padovane fanalino di coda per puntualità nei pagamenti

 

Il sistema dei pagamenti commerciali delle imprese italiane è mutato radicalmente con il perdurare della crisi: nei primi tre mesi del 2015 rimangono stabili i buoni pagatori ma continua ad aumentare il numero di imprese che saldano le fatture con gravi ritardi, un fenomeno oramai consolidato che sta mettendo in difficoltà molti fornitori.
All’interno di questo scenario le imprese venete si confermano tra le più virtuose dell’intero Paese, posizionandosi al secondo posto dopo quelle emiliane. Nel primo trimestre dell’anno in corso infatti il 46,1% delle imprese della Regione ha saldato puntualmente le fatture ai fornitori, mentre il 45,1% ha regolato i conti con un ritardo fino a 30 giorni dai termini concordati e l’8,8% oltre i 30 giorni.
Il dato che preoccupa maggiormente sono i pagamenti giunti oltre i 30 giorni di ritardo, cresciuti ben del 131,6% rispetto al 2010. Calati invece del 18,9% le imprese che pagano entro il mese di ritardo, mentre sono cresciuti del 13,5% i buoni pagatori. In sintesi, a fronte di un aumento della puntualità, in questi anni sono aumentate notevolmente le imprese che non riesco a far fronte agli impegni contrattuali.
Nonostante queste difficoltà, riscontrate comunque in tutto il Paese, nel primo trimestre del 2015 il Veneto esibisce performance di pagamento nettamente migliori sia della media nazionale (36,3% di imprese puntuali, 15,7% di ritardi oltre i 30 giorni) sia di quella del Nord Est (45,6% di imprenditori puntuali).
È quanto si evince dallo Studio Pagamenti 2015, aggiornato al 1Q 2015, realizzato da CRIBIS D&B, la società del Gruppo CRIF specializzata nelle business information, che ha analizzato i comportamenti di pagamento delle imprese venete.