Influenza A: contagio al 12,5 per mille in Veneto. Sandri: “Bene i vaccini ai giovani”

 

“I dati settimanali elaborati oggi dalla Direzione Prevenzione sulla base delle segnalazioni pervenute dalla rete di sorveglianza dei medici sentinella indicano che nell’ultima settimana altri 63.000 cittadini veneti hanno contratto l’influenza, con un’incidenza del 12,8 per mille abitanti, contro l’8 per mille della settimana scorsa ed il 4,95 per mille di quella precedente”. Lo riferisce l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Sandro Sandri. “Prosegue quindi – aggiunge Sandri – la curva ascendente che, con questa percentuale, risulta superiore a quella registrata l’anno scorso con la stagionale nella quarta settimana di gennaio, che coincise con il picco massimo di allora. Non è un dato che deve allarmare – aggiunge l’Assessore – perché sin dall’inizio si sapeva che questa influenza aveva una forte capacità di diffusione”.  Rispetto alle scorse settimane si confermano anche le fasce d’età più colpite: la prima è quella tra 5 e 14 anni con il 44,6 per mille, seguita da 0-4 anni con il 29 per mille e da 15-24 anni con il 20 per mille. “Dati – sottolinea Sandri – che confermano la bontà della scelta che abbiamo fatto di allargare da subito l’offerta del vaccino ai giovani sani tra 6 mesi e 27 anni, essendo questa la fascia di gran lunga più esposta al contagio. Mano a mano che riceveremo le quantità di vaccini necessarie – aggiunge Sandri – procederemo ad allargare ulteriormente le categorie vaccinabili. Sinora l’adesione è stata piuttosto bassa – prosegue l’Assessore – ma mi auguro davvero che la gente non si faccia condizionare dalle notizie prive di ogni fondamento che circolano sulla sicurezza del vaccino. Vaccinarsi è particolarmente importante non solo e non tanto come difesa dall’attuale situazione, ma anche per creare una copertura quanto più vasta possibile in caso di un futuro, non escludibile, ripresentarsi del virus”. Sul piano ospedaliero, da inizio ottobre i ricoveri sono stati complessivamente 113, con un solo decesso di un paziente affetto da gravi patologie croniche, avvenuto il 6 novembre all’ospedale di Mestre. Attualmente i casi ricoverati definibili come gravi perché accompagnati da complicazioni sono 27, fra cui 5 bambini.