Jacopo Berti attacca Massimo Bitonci: “Sull’ospedale col project va peggio che quando si occupa di orari dei kebabbari”

 

Ieri Zaia, il sindaco Bitonci e il rettore Rizzuto si sono incontrati per decidere sul nuovo ospedale di Padova. Dall’incontro è emersa una riapertura del project financing, sul quale la Regione aveva posto ufficialmente una pietra tombale addirittura a settembre. A seguito della riunione il M5S denuncia un’incoerenza politica gravissima.
Jacopo Berti, capogruppo del M5S in Regione dichiara: “Quanto emerso dalla riunione sull’ospedale di Padova rappresenta l’incoerenza della Lega. Zaia e Bitonci avevano messo in piedi una campagna contro i project financing, con proclami e dichiarazioni indignate, con tanto di una legge per la loro abolizione, votata in Regione pochi mesi fa e seguita da titoloni “è finita l’era dei project”. E ora che fanno? Decidono di fare il nuovo ospedale di Padova in project financing. Credo che i veneti meritino qualche spiegazione”.
Berti, padovano, parla anche del sindaco Bitonci: “Da cittadino padovano mi vergognavo già da tempo di avere un sindaco come Bitonci. Ma finché si tratta di subire stupide goliardate per apparire sui giornali è un conto, se vuole metter bocca sulla salute dei veneti è tutto un altro. E non staremo a guardare!”.
“Ogni 10 minuti trova un nuovo posto per fare l’ospedale, non ha idea di cosa sia la sanità veneta e dovrebbe stare alla larga da questo argomento che riguarda la vita, la salute e i soldi dei veneti, dato che è la maggiore voce di bilancio. – dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale – Forse è meglio che torni ad occuparsi degli orari di chiusura dei kebab”.
“Perché siamo contro il project financing? – continua Berti – Il project è Galan, è corruzione, danni ambientali, soldi rubati. E nella sanità abbiamo l’esempio dell’ospedale dell’Angelo, che è stato proprio il primo project financing veneto. Quella struttura, che doveva costare 240 milioni di euro e alla fine costerà molto più di un miliardo, è finita fin da subito nel mirino della magistratura per il solito intreccio fra pubblico e privato. Il mio dovere è di fermare questo sistema malato che crea solo danni a noi cittadini”.
“Come già successo per altre opere – gli fa eco il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Giuliano Altavilla – Bitonci tradisce tutti gli elettori che l’hanno votato e che vedevano un lui un cambiamento. Ormai è chiaro a tutti che la sua parola non vale niente. Dice no ai centri commerciali e arriva la delibera di via Ticino, no alla cementificazione dell’Iris e arriva la delibera di costruire. Ed ora, sempre peggio, arriva anche a sconfessare sé stesso quando giurava che non avrebbe fatto ricorso alla finanza a progetto”.
“Abbiamo passato mesi a vedere un armata Brancaleone proporre ospedali in ogni dove, l’ultimo sito è Padova est – conclude Altavilla – Ci domandiamo perché quest’aera? Che interessi ci sono, visto che è in parte privata? Perché Bitonci fugge dalla commissioni richieste a gran voce e non ci mostra le relazioni, cosa ha da nascondere?”.