La Colomba del carcere di Padova sempre piu’ apprezzata in Italia

 

La colomba del carcere continua a spiccare il volo. Fino a Firenze, ad esempio. Nel capoluogo toscano in questi giorni i prodotti da forno pasquali della Pasticceria Giotto della casa di reclusione Due Palazzi di Padova ancora una volta hanno partecipato all’esclusiva competizione “Vola colomba vola” a cura del Gastronauta di Radio24 Davide Paolini, nel quadro di “Fuori di Taste”, rassegna di gusti e sapori di di Pitti Immagine. La competizione – già vinta l’anno scorso dal prodotto padovano – quest’anno ha visto una cerchia di partecipanti ancora più selezionata ed esclusiva: Lenti Dolci Tradizioni, Pasticceria Tabiano, Dolciarte di Avellino (la più votata), Pasticcerie Lorenzetti e Delice, Attilio Servi Pasticceria, Pasticceria Cioccolateria del Giamberlano, Pasticceria Merlo, Dolciaria Fraccaro Spumadoro, Pasticceria Caffè Nuovo Mondo, Pasticceria Vacchieri. La crema – è il caso di dirlo – della pasticceria nazionale.

Ma la colomba continua a volare anche oltre i colli toscani, per posarsi nel centro di Perugia. “Andrei”, infatti, uno dei più prestigiosi esercizi commerciali perugini, ha puntato sul dolce padovano per il suo rilancio. Parliamo di un evento legato al 180mo anniversario di una storica boutique cittadina, che dal 23 marzo si è ripresentata con un nuovo look. All’interno di “Andrei” è nato “VIVACE bollicine & food”, uno spazio in cui ad una cantina fatta di sole bollicine si affianca una proposta culinaria di qualità, curata da Marco Bistarelli, chef del ristorante stellato Il Postale, con una selezione di prodotti gastronomici italiani di pregio tra i quali spiccano anche le colombe del penitenziario padovano. «La pasticceria del carcere di Padova sbarca nel centro di Perugia all’insegna di parole come storia, qualità, arte, moda, bellezza, gusto», commenta Nicola Boscoletto, leader del Consorzio Rebus che gestisce le lavorazioni nel carcere: «Un punto vendita per noi assai ricco di significati». Che, detto tra parentesi, va ad aggiungersi gli altri 160 punti vendita da Bolzano ad Agrigento, e alla fiorente vendita online dal sito www.idolcidigiotto.com.

Anche i dati di vendita confermano il successo della produzione 2013, che si attesta sulle 13mila unità, oltre il venti per cento in più rispetto all’anno scorso quando si era di poco superato quota diecimila. Evidentemente fanno colpo questi prodotti squisitamente artigianali, che si riconoscono per la consistenza soffice e il profumo delicato, grazie alle 72 ore di lavorazione complessiva. Una squisitezza che si presenta in tante versioni: la Classica con canditi, la Golosa con i frutti di bosco, la Prelibata con macchie di cioccolato fondente, la Delicata per chi non ama i canditi e anche la versione mega da tre chili. Una girandola di sapori, che va ad unirsi agli altri prodotti della pasticceria, i celebri panettoni, le focacce, la linea dei Dolci di Antonio ispirati al Santo di Padova e con gli ingredienti e i gusti del medioevo, i grissini, i biscotti e gli altri dolci artigianali, dalla sbrisolona al torrone. Tutto impastato, lievitato, cotto e confezionato dietro le sbarre, all’interno di un piccolo villaggio dei mestieri che oggi come oggi dà lavoro a circa 120 detenuti