La Provincia di Padova promuove i musei “minori”

 

Animazioni, laboratori tematici, giochi, escursioni e intrattenimenti. Sono in tutto una trentina i progetti che la Provincia di Padova ha realizzato per far vivere in prima persona ai ragazzi le ricchezze conservate nei musei di Villa Beatrice d’Este, di Cava Bomba, di San Martino della Vaneza o al museo delle macchine termiche “Orazio e Giulia Centanin” in maniera originale e interattiva. Non solo collezione permanenti, ma veri e propri percorsi di ricerca e conoscenza che l’assessore provinciale alla Cultura Leandro Comacchio ha voluto illustrare e raccogliere in un comodo libretto dedicato alle scuole.  “Le iniziative che abbiamo messo a punto – spiega l’assessore alla Cultura Leandro Comacchio – sono state inserite in un opuscolo che verrà inviato a tutte le scuole padovane. Questa pubblicazione nasce proprio per invogliare insegnanti, educatori e studenti a trascorrere una giornata all’insegna del divertimento, alla ricerca di nuovi stimoli e per favorire la conoscenza della nostra storia e del nostro territorio”.
Per un giorno, i ragazzi avranno la possibilità di scegliere tra diventare piccoli “Indiana Jones” grazie ai diversi percorsi archeologici e geologici, o coraggiosi esploratori tra vulcani e dinosauri o forti guerrieri medievali con armature e spade, pronti a liberare regine e a ritrovare castelli scomparsi. Tutti gli studenti delle scuole padovane che si recheranno  per le tradizionali gite didattiche scolastiche, potranno, quindi, divertirsi imparando con le varie proposte pensate dalla Provincia di Padova.
“Oltre alla visita dei musei – spiega Valentina Zilio che si occupa del Coordinamento per la didattica – ci sarà la possibilità di fare escursioni nel territorio e sui fiumi, tra cui il Bacchiglione, per scoprire le bellezze naturalistiche che circondano questi luoghi. Ma non abbiamo pensato soltanto alle scuole. Con l’autunno ricominceranno infatti le “Domeniche al museo” che hanno come obiettivo quello di coinvolgere le famiglie e i più piccoli”.
Tutto questo per approfondire in maniera attiva gli argomenti trattati all’interno dei musei e per stimolare la fantasia, la creatività e l’interesse dei più giovani. “Una strategia che ci sta dando notevoli soddisfazioni – sottolinea Ilenia Mattiuz, della cooperativa “Le macchine celibi” che gestisce le strutture museali provinciali – visto il grande numero di visitatori che abbiamo avuto: l’anno scorso sono state circa 18 mila le presenze nei nostri musei e la gran parte di essi erano studenti”.