L’allarme del Movimento 5 stelle in Veneto: “La pedemontana non sia un “Mose” di terra”

 

“Chiedo al Governatore un atto di coraggio indignarsi e prendere una forte posizione nei confronti di chi sta danneggiando enormemente l’immagine e le tasche dei veneti”.
La richiesta inappellabile viene da Manuel Brusco, Consigliere regionale veneto del Movimento 5 Stelle e riguarda un tema cruciale per lo sviluppo della regione, come la Pedemontana.
Non si tratta solo di un’infrastruttura destinata a segnare il territorio del nord est, ma anche di una delle grandi opere da più tempo attese, così come discusse.
Alle perplessità in campo ambientale, si sono aggiunte quelle relative alla trasparenza e alla legalità, argomenti “caldi” soprattutto sul territorio veneto che ha già conosciuto le ombre sugli investimenti miliardari del Mose e sulla crisi delle principali banche locali.

“Zaia vuole difendere i veneti? Venga dalla nostra parte e mandi via a calci chi ha causato un grave problema al Veneto e ai veneti” – continua Manuel Brusco, riferendosi esplicitamente alle inchieste giudiziarie che già accompagnano i lavori della Pedemontana con i sequestri ripetuti della Galleria di Malo e la tragedia di una vittima tra i lavoratori che ha portato all’evidenza le voglie criminali dei soliti imprenditori furbetti disposti a giocare sulla vita delle persone pur di guadagnare più del dovuto.

Come è stato reso noto ormai dalle cronache, esistono intercettazioni nelle quali si parla di una vera e propria possibile truffa ai danni della Regione con il ricorso spudorato a materiali di costruzione scadenti e a lavori sotto costo.

“Vogliamo davvero rassegnarci all’idea che ogni grande opera sia occasione di malaffare e di profitto senza scrupoli?” si chiede Brusco. Se fin dall’inizio si fosse dato ascolto a chi attraverso le tematiche ambientali dimostrava attenzione al territorio – forse – ora non si sarebbe a questo punto e la soglia di attenzione e di vigilanza sarebbe stata naturalmente massima.

Ora in ballo c’è anche l’immagine, quindi la reputazione del Veneto e dei suoi abitanti onesti.