L’assessora dalle braccia conserte e una città lasciata in uno stato indecente, a un mese esatto dal nubifragio di luglio

 


C’è una foto di qualche giorno fa che ritrae l’assessora (lei ci tiene alla a finale) al verde Chiara Gallani in posa con le braccia conserte all’ombra, sullo sfondo un giardino pubblico con l’erba ben rasata. Sotto la didascalia del giornale fa sapere che “Chiara Gallani ha riferito che il Comune dopo i nubifragi di luglio ha oltre 400 siti da controllare).
400 siti da controllare in 30 giorni credo non siano un lavoro titanico, tanto più che finalmente proprio per volontà dell’assessora è stato ripristinato il settore verde. Certo è che il settore deve aver mosso ben poco le braccia tenute conserte dall’assessore nella foto che sembra una vecchia pubblicità della nota marca di scarpe. Perchè a girare la città la situazione dal nubifragio del 21 luglio è ancora piuttosto vicina all’indecenza. Qui di seguito riportiamo solo tre dei numerosi esempi che si potrebbero fare: giardinetto in zona tronco morto, per capirci tra Sacro Cuore e Corso Australia: alberi caduti ed erbacce ad altezza bambino che dissuadono le mamme a portare i figli al parco e gli anziani a frequentarlo. Solo immaginabile la quantità di zanzare generate da cotale brughiera. Foto numero 2 il Giardino dei Giusti. Doppiamente grave questa situazione perchè oltre alla sciatteria nei confronti di un quartiere dove il traliccio radiofonico doveva, in campagna elettorale, sparire in un amen, ci si trova con un monumento oltraggiato da alberi cauti e lasciati fulminati dal secco, senza quel minimo di manutenzione che meriterebbe appunto il giardino che ricorda le persone che seppero essere valorose in momenti bui della storia, come quelli che stiamo appunto vivendo.
La terza foto dà conto della situazione vergognosa in cui versa uno dei luoghi più frequentati dai padovani ovvero il lungargine dello scaricatore. Qui l’assessora potrebbe obiettare una competenza del genio civile o del demanio regionale. Tra una obiezione e l’altra il suo settore potrebbe, come avvenuto molte volte in passato, mandare una lettera di diffida a fare manutenzione, altrimenti potrebbe scattare l’azione da parte del Comune che poi spedirebbe la relativa parcella a chi di dovere. Si fidi, assessora, le foto non sono fake news. Buone ferie, se si trova ancora in vacanza. Quando torna magari non rimanga con le braccia conserte, che di lavoro in città, ce n’è un bel po’.

Alberto Gottardo