L’assessora Gallani e quell’inutile lezione sulla culex pipiens: qualcuno la consigli di tacere un po’

 
Chiara Gallani in campagna elettorale

Sta piovendo a Padova. Da giorni piovono parole, quelle che l’assessora Chiara Gallani continua a far ricadere sui padovani attraverso giornali, tv e social network. Continua a ripetere, l’assessora, che se la città assomiglia a una giungla, è colpa dell’alternanza pioggia – sole – pioggia. Effettivamente siamo tutti d’accordo: se come nel deserto del Sahara l’alternanza fosse sole – sole – sole effettivamente non avremmo il problema dell’erba.
Dice l’assessore che ora è stata avviata una collaborazione con AcegasApsAmga per rimuovere, un mese dopo che sono caduti, gli alberi sradicati il 21 luglio dall’eccezionale tempesta che ha squassato Padova. Bene. Si fosse deciso un mese fa, probabilmente avremmo aiuole e spazi pubblici senza tronchi e fronde a terra appunto da un mese. “Il Comune accellera (sic!) la raccolta delle ramaglie conseguenza dei fortunali” titola l’ufficio stampa. Certo quella elle in più rispetto alla normale ortografia, spiega quanta sia la fretta che ora pervade tutta la verticale di palazzo Moroni.
Dice l’assessora: la fondazione Vape (giuro, esiste una fondazione Vape) ci aveva informati nei giorni scorsi che “le zanzare quest’anno sono tra il 20 e il 40% in più rispetto allo scorso anno”. La causa? Sempre l’alternanza sole – pioggia – sole. Mannaggia: avesse nevicato tra luglio ed agosto non avremmo quel fastidioso ronzio in camera da letto.
Bene assessora, lei ha descritto le cause di questa anomala vegetazione di gramigna e sorghetta, ha sviscerato citando l’autorevole fondazione omonima delle pastiglie che i padovani mettono sul fornelletto elettrico la sera, il problema delle zanzare. Tutto bene se fossimo all’università lei prenderebbe un bel voto quanto a culex pipiens. Ma qui siamo nel campo del fare, e mi sa che i padovani non sono tanto contenti di una assessora, pagata credo qualche migliaio di euro al mese, che ci fa sapere che un mese dopo che gli alberi sono caduti finalmente viene in mente di mettere in campo ApsAcegas e che solo dopo che è morto un anziano all’Arcella, arrivano i nuovi giri di disinfestazione.
Un consiglio a chi si occupa della comunicazione a palazzo Moroni: usate un vocabolario se non sapete come si scrive accelerare, e soprattutto fate frenare l’incontinenza verbale dell’assessora. Perchè dopo un’estate così, più che di parole, i padovani hanno bisogno di fatti.

Alberto Gottardo