Legambiente prende le difese di Elio Franzin dopo il “caso mura”

 

Da Legambiente riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo dell’avvenuta denuncia di Elio Franzin, presidente onorario degli “Amissi del Piovego” per un presunto danno alle mura avvenuto durante la sua attività manutenzione in Golena San Massimo, in concessione agli Amissi.
L’episodio incriminato sarebbe lo scavo da parte del prof. Franzin, dell’alveo della porta d’acque del Bastione del Portello Nuovo.
“Senza entrare nel merito della fatto specifico  –  dichiara Davide Sabbadin, della Segreteria di Legambiente Padova – sul quale farà luce la magistratura, la denuncia da parte del Comune ci pare un metodo davvero singolare di dialogare con una persona che in questi anni ha fatto tantissimo proprio per il recupero e la salvaguardia del Piovego e delle mura storiche veneziane, come testimonia anche il Sigillo della Città attribuitogli dal Sindaco Zanonato.
Le innumerevoli ore di volontariato e ricerca prestate da Franzin non avrebbero meritato  maggiore considerazione e suggerito la ricerca di un chiarimento sul suo operato sulla cavana in questione, attraverso una normale interlocuzione? Stupisce questo atteggiamento, che alcuni leggono come addirittura intimidatorio, e che coincide con una fase di alta conflittualità tra Comune e Amissi del Piovego che sostengono che l’Amministrazione ha eseguito malamente i lavori di restauro nei bastioni di Golena san Massimo (per non parlare dell´opposizione degli Amissi – condivisa da Legambiente – ai progettati interventi in Prato della Valle).
Legambiente – conclude Sabbadin – chiede all’amministrazione di un confronto sereno e pacato sull’episodio e sulla vicenda della fruibilità delle mura cinquecentesche nel contesto del tanto agognato e mai realizzato “Parco delle mura e delle acque”.