Libri fotocopiati: i finanzieri di Padova operano centinaia di sequestri

 

I finanzieri del Gruppo di Padova, unitamente ai funzionari della locale Siae, hanno portato a termine l’ennesimo servizio in materia di pirateria libraria, volto a contrastare il dilagante fenomeno della copia dei testi scolastici in uso, soprattutto, alle varie facoltà dell’Università di Padova, in frode ai diritti d’autore.

Questa volta nel mirino delle Fiamme Gialle è finita una cartoleria affiliata ad una nota catena di negozi specializzati nella vendita di cartucce per stampanti, non a caso vicina alla zona universitaria, facoltà di economia ed ingegneria, non provvista delle necessarie autorizzazioni della Siae e che, in totale dispregio della normativa sui diritti d’autore, vendeva copie di libri di studio di varie case editrici, anche locali.

Presso l’esercizio, riconducibile ad una imprenditrice originaria del padovano, sono stati trovati, pronti per la cessione agli studenti, 372 libri già fotocopiati e pronti per la commercializzazione, nonché numerose memorie informatiche, hard disk, penne Usb ed un PC portatile, che sono stati posti sotto sequestro a disposizione della Procura della Repubblica di Padova. La denuncia, per le ipotesi di reato previste dalla legge di tutela del diritto d’autore, è invece scattata per la titolare del negozio ed un collaboratore.

Le memorie informatiche sequestrate saranno ora oggetto di analisi al fine di rinvenire eventuali file di libri detenuti in frode per la copia e commercializzazione, nonché per l’eventuale contestazione ai fini dei diritti d’autore e delle imposte evase.

Si ricorda infine che la copia di libri e dispense è regolare nella misura del 15% totale delle pagine dell’opera a stampa, purché eseguita da imprenditori in regola con le autorizzazioni rilasciate dalla SIAE. Fotocopiare un libro significa invece commettere un reato e causare danni a chi lavora nella filiera della produzione della cultura (autori, stampatori, rivenditori, ecc.).