L’ultima vittima della droga a Padova si chiamava Roxana, aveva vent’anni e su facebook scriveva di Dio

 
Roxana Chelea

C’è un confine sottilissimo tra il sogno e l’incubo, quando hai vent’anni. E Roxana Chelea quel confine lo aveva oltrepassato da un pezzo. Era ospite di una associazione, l’Albero, che si occupa del recupero di persone che hanno avuto a che fare con le droghe. E probabilmente, a quanto emerge dai primi riscontri dei carabinieri che stanno indagando sulla sua morte, è proprio a quelle sostanze che la ragazzina aveva iniziato a provare da qualche tempo, che risale la morte che se l’è portata via a neanche 23 anni. L’hanno trovata nella notte tra sabato e domenica, senza vita, con accanto al corpo una siringa. L’ipotesi dei carabinieri è che a stroncare quella giovane ragazzina sia stato un mix che solo l’analisi tossicologica e l’autopsia, già disposta dal magistrato di turno, stabilirà con certezza.
E’ la terza vittima in pochi giorni della droga a Padova, il cui mercato alimenta un sottobosco di trafficanti con sopra sempre un livello di padovani a volte insospettabili, che sulla pelle di ragazzine come Roxana costruiscono delle formidabili fortune. Roxana scriveva sul proprio profilo facebook qualche settimana fa:
E anche tu ci credi, nella pace tra religioni, tra razze, tra umani, tra animali, tra classi sociali?? 
Si, ci credo davvero. Ci ho sempre creduto in realtà. Da quando chiesi a Babbo NATALE nella letterina di portarmi la pace nel mondo. Proprio quella. 
Ed ora, ancora ci credo, in quel Dio, non so che nome abbia, o che forma , al di la delle illustrazioni che l’uomo fa per dargli un volto. Lo sento solo dentro al petto, nel percepire che posso sentire anche in te, quello che, vorrei continuare ad amare in me, e che tu stesso o tu stessa potresti scoprire di poter percepire nel proseguire.. Ed è anche il tuo credo, e per questo se mi metto il velo è per toccare il cielo , e per dirti che rispetto quel che in te vedo. E se tu non ci credi, allora cosa vedi? Un nome dio un Dio, che pensi faccia distinzioni o divisioni per massacri o guerre ? O se non unioni, tra diversità, che si sanno accettare anche nella povertà, di dire, se sono ricco, è perché dentro son sceicco di vedere e di donare questo amore. 
E son sicura che Dio, o Allah, o qualsiasi nome egli abbia, se ci sente, è solo perché ha saputo ascoltare in noi, quello che tu potresti dare al prossimo , tipo quello che egli avrebbe voluto davvero dire, anche nelle diverse tradizioni che posso creare unioni nel credere e vedere le bellezze e i valori di queste varie distinzioni. 
Love colors“.