Inaugura il 20 maggio alle 18.00 con ingresso libero nelle sale adibite alle esposizioni temporanee della libreria Minerva a Padova (in via del Santo 79) la personale di Marco Vecchiato âAlienation Zoneâ.
In esposizione fino al 4 giugno una ventina di opere di medie e grandi dimensioni che illustrano lâultima produzione pittorica dellâartista padovano, che nello stesso periodo esporrĂ alla Galleri Heike Arendt di Berlino.
Lâautore (Marco Vecchiato è anche scrittore) ha titolato questo suo ultimo progetto âAlienation Zoneâ dopo aver visto le immagini dei soldati russi varcare quella porzione di territorio ucraino, chiamato appunto Alienation Zone, situato nei pressi dell’ex-centrale nucleare di Äernobyl’ e creato in seguito all’incidente nucleare del 1986.
Il recente conflitto con lâUcraina è infatti il cominciamento di questa mostra che ha come messa a fuoco lâalienazione. E se in filosofia il termine si è sviluppato con Marx per poi divenire quasi aporetico, oggi è invece di nuovo al centro dellâattenzione, soprattutto nel mondo del lavoro.
Nel descrivere il suo percorso pittorico Vecchiato sottolinea come per alienazione egli intenda uno stato di âinterdizione e isolamento personale e socialeâ. In questa affermazione è facile comprendere come tutto il percorso artistico del pittore abbia come poli catalizzatori la pandemia e la guerra.
Vecchiato racconta infatti: âA dicembre del 2019 ho cominciato a disegnare occhi allucinati che guardavano il vuoto con terrore. Durante la pandemia siamo stati tutti alienati. Dagli altri e da noi stessi a causa del virus, si può dire che il nostro corpo era una alienation zone. Interdetti gli ambienti della societĂ : scuole, mezzi di trasporto, luoghi conviviali e persino le nostre case, tante alienation zone in attesa della decontaminazione. E poi la guerra, alienazione dellâuomo che ammazza sè stesso. Alienare è smarrire lâidentitĂ , perdere la libertĂ , lâinnocenzaâ.
Barbara Codogno che cura questa mostra scrive nel suo testo critico: âUsando un linguaggio visivo aspro, privo di morbidezze e di compiacimenti lirici o naturalistici, Vecchiato esprime la sua concezione disperata e apocalittica della vita umana. Questa mostra è allora anche un bisogno di non tacere le esperienze sociali e politiche nelle quali lâintellettuale si sente intrappolato, mai partecipeâ.
La mostra si snoda in un percorso che propone al visitatore opere dal forte impatto emotivo.
Come le tre colonne Balkan route (2022) sospese al soffitto che raccontano della rotta balcanica (profughi Afgani e non solo, respinti al confine con lâEuropa).
O come il quadro tutto bianco e nero, Friendly Fire – Fuoco amico (2021), dove una figura spara delle traiettorie di fuoco contro unâaltra posta sulla sinistra fuori campo, che cade. Mentre sulla destra una forma poco umana sembra assistere, quasi fosse un testimone.
Una sala espositiva è dedicata unicamente alla guerra. Ă in questa sala che si consuma lâalienazione a livello collettivo. Qui stazionano i quattro quadri del ciclo Krieg â Guerra (2022) che risentono del recente conflitto.
La serie Lâinsonnia della ragione (2022) propone invece 11 tecniche miste su carta riportata su tela. Sono disegni grezzi e sporchi nati alle 4:15 del mattino spiega Vecchiato: âquando i fantasmi della ragione impietosi vengono a farmi visita rubandomi la quiete del sonnoâ.
ALIENATION ZONE
Marco Vecchiato
a cura di Barbara Codogno
20 maggio â 4 giugno 2022Â 9.30/12.30- 16/19 dal lunedĂŹ al sabato – ingresso libero
Inaugurazione 20 maggio ore 18.00
Libreria Minerva via del Santo 79, Padova;
Tel. 049.8789599; email [email protected]