
Poi lavori di restauro dei Giardini hanno reso necessario pensare ad una nuova sede, individuata con il Comune di Padova nel Bastione Moro II in Via Citolo da Perugia.
La rassegna di quest’anno si muove sulla formula ormai ben consolidata, con momenti di intrattenimento e una particolare attenzione a quel cinema che fatica a trovare spazio nella programmazione delle sale durante la stagione invernale. A volte non lo trova affatto.
La Rassegna comincia come sempre con un classico e quest’an-no, in occasione del centenario di un mito cinematografico del calibro di Paul Newman, sarà Paris Blues. Buon vecchio cinema e tanta musica. La rassegna proseguirà poi con una selezione di film d’essai della stagione, con un percorso interno dedicato al cinema che racconta – in modi diversi il Medlo Orlente in un momento storico così drammatico per quella regione e in alcuni casi per il suo cinema.
Nove i titoli in programma: dal Premio Oscar No Other Land, diretto da un collettivo palestinese/israeliano, al film brasiliano (in prima visione) Ritratto di un certo oriente, storia di migranti libanesi nelle Americhe; dai film iraniani all’italiano Il nibblo, che rievoca il rapimento in Iraq di Glullana Sgrena, che sarà ospite della nostra rassegna.
Una serata sarà dedicata a Carlo Mazzacurati, il regista padovano scomparso nel 2014 e che proprio a Cinemauno mosse i primi passi della sua carriera cinematografica con il documentario a lui dedicato intitolato “Carlo Mazzacuratl: una certa Idea di cinema”.
Da segnalare anche alcuni altri titoli particolari da non perdere: il documentario, inedito in Italia “Joan Baez: I Am a Nolse”, presentato al Festival di Berlino, che arriva
grazie alla collaborazione con il SeeYouSound International Film Festival di Torino, che è proposto in occasione dell’uscita in questa stagione del biopic su Bob Dylan A Complete Unknown (anche questo in programma), che racconta appunto la sua relazione
con la folksinger Joan Baez. Ancora-dal Far East Film Festival di Udine un altro inedito, il
film di Adam Wong “The Way We Talk”, che vede protagonisti tre ragazzi sordi e il loro linguaggio ad HongKong
Tra i classici, oltre al film della serata inaugurale, il bellissimo Picnic a Hanging Rock nella
nuova edizione restaurata distribuita dalla Cineteca di Bologna e, in occasione di un altro centenario (quello del regista statunitense Robert Altman), un cult-movie da rivedere in questi anni in cui i venti di guerra soffiano fortissimi: M.A.S.H., irriverente capolavoro comico del cinema antimilitarista.
Luca de Lorenzo del CUC spiega : “ Ci troviamo davvero bene nella nuova location al bastione Moro II che sembra fatto apposta per accogliere una rassegna estiva di cinema. Tra l’altro permette una grande accessibilità che facilita l’accesso anche alle persone con difficoltà motorie. Come l’anno scorso a fianco della platea all’aperto c’è un’ ampia area bar e ristoro con tavoli e sedie. Ricordo che la Rassegna aderisce alla campagna Cinema Revolution: il biglietto per i film italiani e dell’Unione Europea è al prezzo ridotto di a 3,50 euro. Per tutti gli altri film il biglietto costa 6,50 euro ma è ridotto a 5,00 euro oltre i 65 anni e per gli studenti.
Per quanto riguarda i contenuti della rassegna sottolineo un paio di cose: l’anno scorso abbiamo dedicato una serata alle persone con disabilità auditiva che è stata un grandissimo successo, abbiamo voluto appunto tornare appunto su questo tema, offrendo la possibilità anche alle persone con questo tipo di disabilità di poter venire al cinema, naturalmente sottotitolato. Poi un film a cui io tengo in modo particolare perché l’ho inseguito per due anni, è il documentario su John Baez che è stato presentato a Berlino due anni fa. Per due anni ho cercato di portarlo in Italia perché purtroppo è ancora inedito e quest’anno ci sono riuscito alla fine. Poi il film di chiusura sarà un film molto particolare dedicato ai cinefili ma quelli proprio più tosti, quelli duri e puri, che è un film rumeno di un regista che è tra i più acclamati al momento nei festival, non gode di grande popolarità ma è un nome molto seguito dal pubblico festivaliero che è Radu Jude. Il film si chiama “Do Not Expect Too Much from the End of the World” cioè non aspettarti troppo dalla fine del mondo e lo presenteremo appunto come evento di chiusura in prima visione. All’interno del programma avremo poi, fatalità, un piccolo ciclo di film dedicati al Medio Oriente. Ovviamente non potevamo prevedere gli eventi drammatici degli ultimi giorni però appunto ci saranno alcune serate dedicate appunto al cinema iraniano, dedicate alla Palestina, film israeliani, insomma per fare un po’con un appuntamento settimanale un piccolo quadro anche dal punto di vista culturale su cosa ci sta accadendo attorno, visto che siamo tutti molto preoccupati immagino per gli eventi di queste ore”.
Il vicesindaco Andrea Micalizzi commenta: “Parte dal 25 di giugno, la rassegna molto attesa dal pubblico padovano, 30 anni di Cinema 1, insomma, sono ormai una traduzione irrinunciabile. Ormai è diventato anche un punto di riferimento la nuova location, quella del bastione Moro II, che sembra proprio adatto a questo tipo di contesto, sembra proprio una sala cinematografica all’aperto. La rassegna, come al solito, è di grande qualità, quindi una grande occasione per i padovani nel periodo estivo e ogni anno, infatti, il pubblico è davvero tanto. E’ un’iniziativa importante perché il cinema rappresenta un elemento culturale anche di grande tradizione a Padova. Il cinema, come l’arte in generale, è anche un grande veicolo di messaggi di attualità e anche in questo caso Cinema 1 non mancherà di dare il proprio contributo con messaggi importanti sulla realtà dei nostri giorni, con attenzione alle crisi internazionali che stiamo vivendo, con focus su parti del mondo, visto ovviamente attraverso l’occhio particolare dei registi”.
Il programma completo è consultabile sul sito www.cuc-cinemauno.it . Le proiezioni iniziano alle ore 21.30 fino a domenica 10 agosto, mentre da martedì 12 agosto inizieranno alle ore 21.