“Miracolo” di fine anno all’ospedale di Padova: “aspirato” un tumore che lambiva cuore e rene a un paziente già sottoposto a triplo bypass

 

Troppo complicata la chirurgia classica per quel paziente affetto da numerose patologie. Aveva già subito altri interventi chirurgici e un ulteriore stress in sala operatorio gli sarebbe stato fatale. Un tempo i medici avrebbero definito “inoperabile” il paziente e lo avrebbero avviato alle cure palliative in attesa del sopraggiungere di una morte rapida. Ma non oggi e non a Padova dove le sfide che sembrano impossibili, vengono vine una dietro l’altra. E così la storia clinica che viene raccontata dall’ufficio stampa dell’azienda ospedaliera sembra venir fuori da un film di fantascienza. Quel paziente già sottoposto ad intervento di triplice by-pass aorto-coronarico ha scoperto durante una visita di controllo di essere affetto da una patologia renale.
L’esame ecografico prima e la tomografia addominale dimostravano la presenza di un tumore renale destro esteso fino al cuore.
L’intervento che normalmente viene eseguito in questi casi prevede:
– l’asportazione del rene coinvolto dal tumore attraverso l’apertura dell’addome
– la rimozione del trombo/tumore dal cuore attraverso l’apertura del torace e del cuore con l’ausilio
del bypass cardiopolmonare totale in collaborazione tra urologi e cardiochirurghi.
Nel caso specifico, per la presenza delle numerose patologie ed in particolare per il pregresso intervento con i bypass localizzati nei siti chirurgici strettamente connessi alla riapertura, l’approccio tradizionale era proibitivo.

Preparazione e studio del caso
Coordinati e capitanati dal Prof. Gino Gerosa i chirurghi hanno studiato a tavolino il caso clinico. La storia di questo paziente ha imposto di cercare una soluzione alternativa all’intervento classico, e così è stata messa in piedi la task-force di cardiochirurghi, urologi e chirurghi epatobiliari, coadiuvati da cardioanestesisti e personale sanitario per realizzare il delicato intervento, mai effettuato prima. E’ stato optato per l’approccio innovativo microinvasivo con sistema AngioVAC e entrando nel vivo dell’intervento i professionisti si sono susseguiti per specialità, alternandosi al tavolo operatorio come in una staffetta.

L’equipe multidisciplinare
Cardiochirurghi:
Prof. Gino Gerosa – Direttore Cardiochirurgia, Dott. Vincenzo Tarzia, Dr.ssa Olimpia Bifulco
Urologi:
Prof. Giovanni Zattoni – Direttore Urologia, Dr. Tommaso PrayerGaletti, Dr.ssa Mariangela Mancini,
Dr.ssa Marta Bianco
Chirurghi Epatobiliari: Prof. Umberto Cillo – Direttore Chirurgia Epatobiliare, Dr. Francesco D’Amico
Cardioanestesisti: Dr.ssa Cristiana Carollo, Dr. Eugenio Serra, Dr. Antonio Marcassa, Dr. Guido Di Gregorio
Perfusionisti: Dr. Fabio Zanella, Dr.ssa Lisa Ceccato, Dr.ssa Federica Raffin
Infermieri: Dr.ssa Monica Berton, Dr.ssa Sofia Pasello, Dr.ssa Cristina Molena, Dr.ssa Sofia Gobbo, Dr.ssa Nicoletta Baldan, Dr. Paolo Zucchini, Dr. Giuseppe Di Lorenzo, Dr.ssa Claudia Ferron, Dr. Matteo Vianello, Dr.ssa Michela Ghiraldin, Dr.ssa Katia Antonello, Dr. Marco Vianello