I modelli principali di cacciavite a cricchetto

 

Quando ci si trova a dover serrare o allentare un grande numero di elementi di fissaggio, nulla è più comodo di un cacciavite a cricchetto: semplice da usare, rapido e confortevole, permette di svolgere un lavoro impiegando la metà del tempo che servirebbe per portarlo a termine con un cacciavite comune.

Nel corso degli anni e con lo svilupparsi delle tecnologie, tutti gli strumenti da lavoro tendono ad evolversi e il cacciavite a cricchetto non fa certo eccezione. Al giorno d’oggi, sul mercato sono disponibili tanti modelli diversi di questo versatile attrezzo.

In questo articolo potrai scoprire quali sono questi modelli, come funzionano e per quali compiti sono più adatti.
Cos’è un cacciavite a cricchetto

Il cacciavite a cricchetto è uno strumento che unisce il cacciavite classico a un meccanismo (il cricchetto, appunto) che permette di usare l’attrezzo in maniera continua, senza mai sollevarlo e riposizionarlo. Questo meccanismo, infatti, permette di trasmettere la torsione alla vite solo quando si gira in un senso; quando mosso nell’altro senso, il meccanismo scatta senza muovere la punta.

Un altro vantaggio del cacciavite a cricchetto è racchiuso nella presenza delle punte intercambiabili che si agganciano al meccanismo. Un solo cacciavite ti permette di poter lavorare su viti di dimensioni diverse e con impronte diverse.

 

I modelli principali

Come accennato poco fa, i cacciaviti a cricchetto si sono evoluti nel corso degli anni e adesso sono disponibili in molti modelli diversi. Il modello più “tradizionale” è quello simile a un comune cacciavite in cui il meccanismo del cricchetto è inserito alla base dell’asta, appena prima dell’impugnatura.

Esistono cacciaviti a cricchetto a forma di “L” o di “T”, il cui design permette anche di fare leva sull’elemento di fissaggio su cui si opera. Pur essendo ancora poco diffusi, questi due modelli sono molto efficienti in quanto permettono di ridurre ulteriormente lo sforzo necessario per serrare o allentare le viti (quelli a “T” possono anche essere usati con due mani). Non a caso, questi modelli si usano per le grosse viti dei macchinari pesanti o dei trattori nel settore agricolo.

Solitamente, questi cacciaviti sono anche dotati di una prolunga progettata per lavorare in spazi ristretti, una serie di punte di diverse dimensioni, teste di accoppiamento con un diametro fino a 13 mm e adattatori.

Alcuni modelli di cacciavite a cricchetto sono snodabili: la loro maniglia può essere ruotata fino a 90 gradi rispetto all’asta, consentendo di trasformare un cacciavite a forma tradizionale con un semplice movimento della mano. Altri modelli, come quelli di precisione, sono davvero piccoli e vengono utilizzati per riparare orologi, dispositivi elettronici e altri meccanismi che utilizzano piccoli elementi di fissaggio.

 

Scegliere un cacciavite a cricchetto

Quando si acquista un cacciavite a cricchetto, è necessario prestare attenzione a parametri tecnici importanti come il materiale di fabbricazione dell’utensile, l’indicatore di resistenza dell’asta e l’equipaggiamento di base. Il meccanismo del cricchetto è molto delicato e deve essere costruito come si deve perché l’attrezzo funzioni per anni.

Per quanto riguarda il metallo in cui sono realizzate l’asta e le punte intercambiabili, è meglio scegliere una lega di cromo-vanadio che è in assoluto il migliore per molti attrezzi: ha elevate prestazioni di resistenza meccanica e può a sopportare carichi significativi. Inoltre, questo materiale è resistente alla ruggine e alla corrosione.

Per l’uso domestico, di solito è sufficiente un set standard di punte piatte e a stella (con quattro punte), mentre per l’attività professionale o la riparazione di automobili sarà necessario acquistare un set aggiuntivo con altri profili come il Torx e quello esagonale che hanno una maggiore area di contatto con l’impronta delle viti.