Nasce la carta d’identità dolce: iniziativa lanciata da Federica Luni, vice presidente Appe

 

Il dolce artigianale è un prodotto di grande qualità ma particolarmente delicato, e bisogna seguire istruzioni e norme di conservazione precise per gustarlo al meglio nel sapore e nelle garanzie igieniche.
Con questo spirito i pasticcieri aderenti all’APPE (Associazione Provinciale Pubblici Esercizi) di Padova, primi in Italia, hanno deciso di realizzare la “Carta di Identità Dolce”, documento che raccoglie le caratteristiche produttive, igieniche e di consumo dei prodotti acquistati per asporto nelle pasticcerie artigiane della provincia di Padova.
L’Associazione ha già messo a punto un format con gli elementi essenziali che andranno riportati nel documento che sarà pinzato direttamente sull’incarto a garanzia di chi acquista il dolce e di chi lo andrà a consumare. 
La “Carta” riporta una serie di informazioni sulle caratteristiche igieniche e produttive e, soprattutto, specifica le  regole per la conservazione ed il consumo. Secondo Federica Luni, vicepresidente APPE e portavoce dei pasticceri padovani, «i nostri dolci rappresentano la grande tradizione pasticciera della nostra provincia: non si può rischiare di consumarli in un modo sbagliato, che ne può compromettere il sapore, e la digeribilità. Sino alle imprescindibili cautele igieniche. Dopo questa fase di sperimentazione padovana la proposta arriverà, attraverso il presidente Erminio Alajmo, sul tavolo nazionale».

«Siamo sicuri che la “carta d’identità” verrà molto apprezzata – prosegue Federica Luni – anche dagli asili e dagli istituti scolastici dove le maestre stanno ultimamente prendendo le distanze da tutti i dolci casalinghi, le cui garanzie igieniche non sono comprovate».

«Il documento è già operativo – conclude Luni –  e tutti i pasticceri di Padova lo stanno utilizzando, con grande soddisfazione, proprio per tutelare il consumatore finale».