NBA, i giocatori che hanno vinto più titoli

 

L’NBA è il più importante campionato di basket del mondo. Fondata nel 1946, la lega ha visto l’arrivo di alcuni dei più forti cestisti che abbiano mai calcato il parquet da gioco, molti dei quali cresciuti nei vari stati degli USA, ma anche diversi europei e africani, oltre agli altri campioni di nazioni vicine agli States, che soprattutto in questi anni si stanno ritagliando uno spazio sempre più determinante.

Ci sono Doncic, Antetokounmpo, Jokic e anche il fresco MVP della regular season Joel Embiid. Chi più chi meno hanno avuto un impatto così decisivo sulle rispettive squadre tale da portarli quantomeno a giocarsi i playoff. Per molti di loro l’obiettivo è sfumato, ma non per Giannis, che ha riportato il titolo a Milwaukee dai tempi di Kareem Abdul-Jabbar.

E poi sì, ci sono i vari LeBron James, Stephen Curry, Kevin Durant, James Harden. La lista è molto lunga ma non tutti riescono a vincere l’anello di campione NBA. Uno di questi è senz’altro lo stesso Harden, oppure Damian Lillard, che con Portland non è ancora riuscito nell’impresa.

Gli altri citati invece sì, e pure tanti, ma non così tanti da essere tra i giocatori più vincenti della lega. Infatti, per trovare il recordman di titoli vinti bisogna andare dietro nel tempo, addirittura andando agli anni pre-Micheal Jordan, che per poco non ha rischiato di essere estromesso dalla top five. A questo punto, “bando alle ciance” e vediamo qual è la classifica dei cestisti più titolati di tutta la storia dell’NBA.

NBA, la classifica dei giocatori più vincenti di sempre

Al quinto posto troviamo proprio Michael Jordan, trascinatore assoluto dei Chicago Bulls tra la fine degli anni Ottanta e i Novanta. Con la compagine del Michigan, MJ ha vinto sei anelli, sempre da protagonista, ma ben affiancato da un altro campionissimo di quella squadra, sparring partner perfetto per quello che ancora oggi è considerato da molti il più grandi di tutti i tempi. Stiamo parlando di Scottie Pippen, ala grande che ha contribuito in maniera determinante ai successi di quelle stagioni. Anche per lui, quindi, sei titoli in carriera e decima piazza in compagnia di Michael.

Decimi a pari merito con Jordan e Pippen troviamo poi un altro grandissimo di questo sport, Kareem Abdul-Jabbar, alias Ferdinand Lewis Alcindor Jr, suo nome di nascita. Con il suo gancio cielo ha illuminato i campi di tutta America. Poi, tantissima sostanza sotto canestro, rimbalzi, schiacciate e punti che arrivavano un po’ in tutti i modi. I suoi erano i tempi post Chamberlain e Russell, ma lui ha trovato il modo di non farli rimpiangere troppo e prima con i Bucks e poi con i Lakers anche di Magic (Earvin Johnson Jr), in totale ha collezionato sei anelli.

A quota sei, poi, anche il leggendario Bob Cousy, uno dei fenomenali protagonisti della “dinastia” dei Celtics degli anni Cinquanta e Sessanta assieme a Bill Russell. Il suo talento era illuminante, per sé e per gli altri. Un mago, insomma, tanto da essere ribattezzato amichevolmente l’”Houdini del parquet”.

In settima posizione con sette anelli troviamo poi Jim Loscutoff e Frank Ramsey, altri compagni di squadra dello stesso Cousy a Boston, e il grande Robert Horry che, tra Houston, Los Angeles, sponda gialloviola, e San Antonio, ha scritto pagine indelebili di storia dell’NBA.

Il terzo posto va, invece, anche qui a pari merito, a Tom Heinsohn, K.C. Jones, Tom Sanders e John Havlicek. Il primo era un altro membro della dinastia dei Celtics dei gloriosi anni Cinquanta e Sessanta, e lo stesso il secondo e così pure il terzo, tutti parte integrante di una macchina perfetta com’era la squadra di Boston di quel periodo. Menzione a parte, seppur anche lui compagna di squadra di Heinsohn, Sanders e Jones, per Havlicek, che nel 1962 era stato scelto sia per giocare in NBA, con gli stessi biancoverdi, che in NFL, chiamato dai Cleveland Browns. Per fortuna, si può dire, scelse il basket e per lui arrivarono tanti titoli e riconoscimenti, elemento imprescindibile di quei fantastici Celtics.

In seconda posizione troviamo un altro interprete di quella meravigliosa squadra, Sam Jones, che in carriera ha collezionato ben dieci titoli, vestendo sempre la stessa maglia biancoverde.

Sul gradino più alto del podio, poi, c’è colui che più di ogni altro ha saputo trascinare e dare sempre energia ai suoi compagni di squadra anche nei momenti più bui, anche quando i problemi della società americana di quegli anni lo portarono a decidere di battersi in prima linea per i diritti civili degli afroamericani: parliamo del leggendario Bill Russell, recordman per quel che riguarda i titoli vinti in NBA e ancora oggi ricordato per le sue fondamentali lotte sociali.

Tra gli altri nomi eccellenti che non sono riusciti ad entrare nei primi cinque posti di questa speciale classifica troviamo poi altri membri dei Bulls di MJ: Dennis Rodman e Steve Kerr (oggi allenatore e artefice della dinastia dei Golden State Warrios da allenatore). Con loro ci sono anche i grandissimi Magic Johnson, Tim Duncan e il compianto Kobe Bryant, tutti con cinque titoli conquistati.

E poi troviamo diversi giocatori a quota quattro, come, tra i più famosi, Robert Parish, Shaquille O’Neal, Manu Ginobili, Tony Parker, Steph Curry e i suoi attuali compagni Draymond Green e Klay Thompson. E ancora con Andre Iguodala e l’altro GOAT di questo sport: il “Re” LeBron James, che a 38 anni non ha ancora voglia di smettere per continuare a stupire, e chissà che un giorno non possa ribaltare i pronostici andando anche contro le previsioni dei massimi esperti di scommesse sportive live e non. Del resto, almeno in teoria, non ha poi così tanto tempo per migliorare il suo record di anelli vinti.