Notte verde a Padova, la citta’ della svolta

 

“Ci aspettiamo che alla Notte verde del Nordest partecipino almeno 300 mila persone. Un risultato che se raggiunto segna senz’altro l’apertura di una nuova maniera di fare politica energetica e programmazione economica nel nostro Paese”. A dirlo il direttore del Festival della città impresa Filiberto Zovico, organizzatore della eco maratona che coinvolge in rete centri e localita’ del Nordest.

“Questo festival che ha nella Notte Verde il suo elemento di novità di quest’anno – ha aggiunto Zovico – si pone come un punto di incontro per istituzioni, realtà economiche e sociali per immaginare come attraverso l’innovazione, la solidarietà e la sostenibilità si può immaginare una ripartenza del Nord Est, che certo è stato fiaccato dalla crisi internazionale, ma dove si scorgono incoraggianti segnali di cambiamento di mentalità nell’approccio alla competizione globale”.

La giornata patavina di convegni e premiazioni, che si concluderà con i workshop sulle energie rinnovabili che dureranno fino a mezzanotte ed animeranno il centro storico, è stata aperta dal convegno “Green economy: le politiche, gli attori, le opportunità per un futuro sostenibile” a cui ha partecipato il ministro dell’Ambiente Corrado Clini. Nella prima parte del convegno sono intervenuti anche il direttore scientifico di Kyoto club Gianni Silvestrini, Emanuele Burgin, presidente del coordinamento Agende 21. Le conclusioni al vice sindaco di Padova Ivo Rossi.

“Siamo orgogliosi di poter dire che Padova è in linea con le città più avanzate d’Europa sui due fronti cruciali della produzione di energie rinnovabili e sulla mobilità sostenibile – ha sottolineato Rossi – certo rimane ancora molto da fare, ma fornisco due dati: a Padova 130mila cittadini sono autosufficienti traendo l’energia elettrica direttamente dal sole, direttamente o consumando quella fornita dagli impianti pubblici, a queste si aggiungono le 35 scuole comunali che sono dotate di impianti fotovoltaici. In tutto vengono risparmiate 625 tonnellate di CO2, praticamente quell’anidride carbonica che verrebbe smaltita da un bosco di 1478 ettari. A Padova è in funzione inoltre il più moderno ed efficiente impianto di cogenerazione energetica dallo smaltimento dei rifiuti: settimanalmente riceviamo visite al termovalorizzatore da delegazioni di città della Germania e dell’Olanda che vengono a Padova per studiare le buone pratiche attuate in città. Sul fronte della mobilità sostenibile, grazie al gemellaggio con Friburgo, abbiamo importato uno stile nord europeo: abbiamo raddoppiato l’area pedonale negli ultimi tre anni, abbiamo 165 chilometri di piste ciclabili, avviando anche il car sharing e bike sharing. La mobilità sostenibile è un fattore di competizione cruciale per rendere attraenti le città”.