“Operazione tutti al fresco”: Flash mob di Federcontribuenti a Vicenza a colpi di gelato (gratis) in piazza Castello

 

“La nostra indignazione non va in vacanza: tutti al fresco”. E’ lo slogan che campeggerà sull’improvvisato banco dei gelati che Federcontribuenti porterà domani, sabato 13 agosto, in piazza Castello di Vicenza dove dalle ore 11 l’associazione che assiste centinaia di cittadini alle prese con i crack di Veneto Banca e BPVI, distribuirà gelati.
Il flash mob si terrà all’imbocco della via dove si trova agli arresti domiciliari, in una sontuosa villa di stile palladiano, l’ex amministratore delegato Vincenzo Consoli.

“L’idea è arrivata da una nostra associata, gelataia artigiana, che nel crack di Veneto Banca ci ha rimesso migliaia di euro. Distribuiremo gelati al prezzo simbolico di 20 azioni Veneto Banca a cono – spiega il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella – vogliamo con questa iniziativa sottolineare quanto il patrimonio di sacrifici e risparmi di una intera generazione di veneti, si sia squagliata, letteralmente. I fondi che raccoglieremo domani li doneremo alla Caritas berica, istituzione che in silenzio sta dando un importante supporto ai tanti vicentini in difficoltà”.

Federcontribuenti sta preparando per fine settembre una proposta di emendamento alla prossima legge finanziaria che consegnerà, nel corso di un convegno in preparazione per fine settembre a Padova, a tutti i parlamentari veneti.

“Vogliamo una risposta seria ed efficace dalla politica: siamo stanchi degli slogan. Una volta nelle prime file delle assemblee di Veneto Banca i parlamentari nostrani facevano a cazzotti per sedere in prima fila – sottolinea Marco Paccagnella – ora alle ultime assemblee non si è vista la politica, determinante nel salvare dal naufragio delle banche almeno gli azionisti non speculativi, cioè quelli con risparmi sotto i 100mila euro convertiti in azioni. Ed invece come nel naufragio del Titanic, si sono salvati alla grande milionari come Bruno Vespa, mentre quelli della quinta classe rischiano di fare una brutta fine”.