Padova sempre più sicura? No. L’allarme Ascom che denuncia “I commercianti scrivono ma l’amministrazione comunale non da risposte”

 

Avevano promesso di “ripulire” la città, maggiore sicurezza. Maurizio Saia addirittura scriveva sui suoi volantini: “Rendo Padova sicura in 100 giorni o me ne vado”. Sono passati otto mesi dall’insediamento della nuova Giunta comunale guidata dal sindaco leghista Massimo Bitonci e il risultato è ancora lungi dal vedersi, anzi, come scrivono i commercianti Ascom nel comunicato che segue, la situazione appare peggiorata in città.
Scrive l’Ascom di Padova:
“The answer my friend is blowing in the wind”. Avevano preso carta e penna e scritto direttamente al sindaco Bitonci e all’assessore all’arredo urbano Boron (che aveva assicurato il suo interessamento e quello dell’assessore Saia), dopo l’ennesimo furto ai danni della farmacia comunale di via Newton, quartiere Santo Stefano, zona Brusegana, e per gli operatori delle attività commerciali della zona la misura si è definitivamente colmata, ma nulla è cambiato.
E la situazione nell’area non fa che peggiorare: si susseguono infatti quotidianamente segnalazioni di commercianti e cittadini esasperati da una situazione di microcriminalità che sta degenerando, con esercenti addirittura costretti ad aprire la cassa per far vedere che non contiene contanti, con le donne titolari di negozio che si sentono facili vittime di questa situazione.
Già erano usciti a fine anno sulla stampa cittadina i loro rilievi sull’insicurezza che arriva con il calare del sole, sulla paura per gli andirivieni inquietanti di una clientela non locale e che a tutto sembra interessata meno che a fare acquisti, sulla scarsa illuminazione serale, che non contribuisce certo a rassicurare i pochi che si avventurano la sera lungo i marciapiedi del quartiere, sui furti rimasti impuniti.
Tocca ancora una volta ad Orietta Cappellato, referente per l’Ascom dei commercianti della zona, ripetere il suo appello: “Non so più da quanto tempo stiamo chiedendo urgenti interventi di rifacimento alla rete di illuminazione stradale, che risale agli anni ’50, con pochi punti luce e lampade spesso bruciate: è inadeguata, soprattutto in questi mesi invernali, e ha messo a dura prova la sicurezza del quartiere e l’incolumità dei suoi abitanti e dei negozianti che hanno le loro attività in affaccio sulla strada”.
“Anche recentemente abbiamo messo nero su bianco le nostre richieste all’amministrazione comunale: abbiamo chiesto un intervento urgente per dare finalmente una risposta alla richiesta degli operatori, perlomeno con un potenziamento anche temporaneo dell’illuminazione, oltre a tutte quelle eventuali iniziative che dovrebbero venire incontro all’esigenza di sicurezza di chi lavora e abita qui in zona, prima che succeda veramente qualcosa di grave”.