Giorgetti e De Poli: “Sbagliato censurare Fisichella senza ascoltarlo”

 

“Diritto alla vita o libera scelta ? Mi sembra che i contestatori dell’incontro con Monsignor Fisichella abbiano spostato il tema su un’altra questione: libertà di parola o censura. Non mi sembra sia stata espressa la volontà di imbavagliare chi non la pensa come la Chiesa, ma solo di poter ascoltare la relazione di un autorevole rappresentante del mondo cattolico in un incontro organizzato da una Fondazione. Se da parte dei professori e degli studenti di sinistra c’è la volontà di aprire un confronto siano loro a proporre un altro momento dove trattare il tema da più punti di vista, mantenendo sempre il rispetto nei confronti di chi la pensa in maniera diversa. Mi sembra che questa sia democrazia e che sia alla base del nostro Paese”. Così l’onorevole dell’Udc Antonio De Poli commenta la polemica per l’incontro che si terrà al Bo sul tema dell’etica e medicina con l’intervento di Monsignor Fisichella. “Se poi devo entrare nel merito dell’argomento che verrà trattato, noi dell’Udc siamo per il diritto alla vita consideriamo che non spetti all’uomo il diritto di togliere una vita. Alle Camere ci stiamo battendo per convergere su un disegno di legge sul testamento biologico che sia una barriere all’eutanasia. – conclude l’on. De Poli – Se da parte dei professori dell’Università e degli studenti che contestano l’iniziativa della fondazione Marina Minnaja, c’è la volontà ad un confronto sulla questione del diritto alla vita, sarò lieto di sedermi al tavolo dei relatori e portare il punto di vista dell’Unione di Centro”. Dello stesso avviso anche il forzista Massimo Giorgetti, assessore provinciale alla Cultura che sulla vicenda vede dei parallelismo stretti con quanto avvenuto a La Sapienza con papa Benedetto XVI.” Ci risiamo, a poco più di un anno di distanza – commenta Giorgetti – Costretti ad assistere all’ennesima, sterile polemica su argomenti che meriterebbero ben altre attenzioni. Oggi, a Padova, va in scena il medesimo copione per l’annunciato convegno, il 6 marzo prossimo alla Sala dei Giganti, a cui Monsignor Fisichella è stato invitato per parlare di Etica nella medicina dei trapianti e delle cellule staminali.Ho quasi la sensazione che questi incontri facciano paura a qualcuno. Non riesco a spiegarmi altrimenti prese di posizione così intransigenti di docenti e studenti universitari, che da giorni affidano alla stampa locale il loro dissenso, giustificato da affermazioni quali:”Questa scelta chiusa al dibattito e di parte, del tutto legittima in qualunque altro contesto, in sede universitaria, luogo per eccellenza dell’educazione al pensiero critico, dispiace e sconcerta.” Come avevo sospettato, il problema non è dunque riuscire ad organizzare, seppure in occasioni diverse, un dibattito serio su un tema fondamentale della vita, oggi di così grande attualità, ma soltanto il luogo dove si tiene. Conoscere l’opinione della Chiesa sul senso della vita e della morte pare proprio non interessare nessuno, ciò che conta sono piuttosto le modalità organizzative del convegno in cui il pensiero religioso viene espresso”.