Presentato il progetto di Macroregione Triveneta: il 12 marzo un convegno a Villa Pisani di Stra. Ivone Cacciavillani: “Le radici del progetto nelle Dolomiti e Venezia”

 

Si terrà il prossimo 12 marzo a Villa Pisani di Stra, il calcio d’inizio delle attività sul piano istituzionale e politico messe in piedi dal comitato per la Macro regione triveneto che oggi a Limena (Padova) ha presentato il progetto di fusione tra le regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia e le due provincie autonome di Trento e Bolzano. Anima del movimento, che raccoglierà in novanta giorni l’adesione di un numero di comuni sufficiente a coprire il 50 per cento della popolazione del Veneto e quindi a indire un referendum Costituzionale, il cultore della storia di Venezia e avvocato Ivone Cacciavillani.
“Si tratta di un progetto che ha ragioni profonde – ha spiegato oggi Ivone Cacciavillani – il regionalismo si è consumato da tempo: già Feliciano Benvenuti, maestro di tutti noi, lo aveva anticipato in un memorabile convegno nel lontano 1985. L’Europa come arlecchino di Stati e Regioni non funziona. Per fare dell’Europa una Patria occorre partire da territori omogenei, come nel caso della macroregione che abbiamo individuato non noi, ma la storia della Repubblica Serenissima e più recentemente l’Unesco che riconoscendo l’unicità del territorio delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità, si è augurato per questa zona geografica, che è anche politica ed economica, una unica amministrazione”. Nella foto, tratta dal profilo twitter dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti, il territorio triveneto fotografato di notte dalla stazione spaziale 
Il comitato guidato dall’avvocato Ivone Cacciavillani ha messo online alcuni documenti utili alle adesioni da parte dei Consigli comunali al progetto di Macroregione all’indirizzo www.macroregionetriveneta.org