“Sposati e sii sottomessa” mercoledì al Pedrocchi

 

«L’uomo ha quello sguardo da cacciatore che potrebbe rivelarsi utilissimo se una beccaccia sfrecciasse in salotto, ma che lo rende totalmente inetto a reperire il burro nel frigo. La donna si lamenta, e vorrebbe che lui le dicesse quanto è brava, eroica e meravigliosa: lui, ammesso che sia rimasto nella stanza ad ascoltare, cercherà una soluzione rapida al problema». Sono le prime righe, frizzanti e provocatorie, di un testo controcorrente fin dal titolo: «Sposati e sii sottomessa». Un testo che il gruppo studentesco “Incontri a Psicologia” presenterà mercoledì 16 maggio 2012, ore 17.30
al Caffè Pedrocchi di Padova
presentazione del volume
Costanza Miriano, Sposati e sii sottomessa
editrice Vallecchi, collana Avamposti, pag. 258

Intervengono
JIMMY GARBUJO responsabile della comunità familiare Casa S. Benedetto – Verona
COSTANZA MIRIANO autrice del volume e giornalista del Tg3
Coordina FRANCESCA TREVISI giornalista

«Pratica estrema per donne senza paura», viene definito il matrimonio nel sottotitolo dell’opera. «Sposare un uomo, che appartiene irrimediabilmente a un’altra razza, e vivere con lui, è un’impresa. Ma è un’avventura meravigliosa. È la sfida dell’impegno, di giocarsi tutto, di accogliere e accompagnare nuove vite», scrive Costanza Miriano. Una sfida che si può affrontare solo se ognuno fa la sua parte. L’uomo, scrive l’autrice, deve incarnare la guida, la regola, l’autorevolezza. La donna deve uscire dalla logica dell’emancipazione e riabbracciare con gioia il ruolo dell’accoglienza e del servizio, perché «sta alle donne, è scritto dentro di loro, accogliere la vita, e continuare a farlo ogni giorno. Anche quando la visione della camera dei figli dopo un pomeriggio di gioco fa venire voglia di prendere a testate la loro scrivania».

In questa raccolta di lettere originali ed esilaranti Costanza Miriano scrive di amore, matrimonio e famiglia in uno stile inedito: se fosse per lei produrrebbe delle encicliche, ma siccome non è il Papa mescola i padri della Chiesa e lo smalto Chanel, la teologia e Il grande Lebowski, sostenendo con ferrea convinzione la dottrina cristiana del matrimonio senza perdere d’occhio l’ultima uscita di Philip Roth. D’altra parte, come scriveva Chesterton, «non c’è niente di più eccitante dell’ortodossia».