Raffaele Zanon parla della questione nomadi

 

Da Raffaele Zanon riceviamo e pubblichiamo una dettagliata posizione politica sulle recenti polemiche relative alla questione nomadi a Padova:
“In sesta commissione ho richiesto al presidente Stival di accelerare il dibattito sul progetto di legge per sostenere le amministrazioni locali che giustamente si preoccupano della legalità nel loro territorio, visti i continui arrivi di popolazioni nomadi dall’est europeo.” Così il Consigliere Regionale di Alleanza Nazionale, Raffaele Zanon, rilancia la proposta di legge sui nomadi, di cui è primo firmatario, iscritta all’ordine del giorno della VI Commissione.

Il progetto di legge prevede:
– un periodo massimo di permanenza in un campo di 6 mesi,  a meno che non siano presenti minori in età scolare. In questo caso il permesso potrà essere prorogato fino alla conclusione del ciclo scolastico, a condizione che il minore frequenti regolarmente almeno il 90% delle lezioni;
– un’intensificazione dei controlli da parte delle ASL, con un report semestrale alla Regione;
– il numero di nomadi massimo per ogni comune deve corrispondere all’1 per mille della popolazione residente (es. Comune di Venezia: 271.000 abitanti = massimo 271 nomadi);
– ogni famiglia nomade deve versare un contributo a totale copertura delle spese di gestione (luce, gas, tassa rifiuti) ed impegnarsi a tenere pulita la propria area di sosta;
– chi ha precedenti penali non potrà avere accesso al campo;
– se si danneggiano le attrezzature dei campi sosta, non si pagano i contributi o in generale si viola il regolamento dei campi o la normativa regionale o nazionale: espulsione immediata dal campo;

“E’ necessario affrontare a breve termine il progetto di legge di An-PdL per una più rigorosa regolamentazione degli insediamenti Rom nel Veneto.-  Secondo il consigliere Zanon: “la vecchia legge regionale n.54 del 1989, che non ha prodotto risultati apprezzabili sul versante dell’integrazione, va rivista con l’obiettivo di evitare gli impatti negativi che hanno campi nomadi non ben regolamentati nel territorio, i quali spesso offrono il fianco ad attività criminose che vanno bloccate sul nascere, adottando una linea decisa e meno tollerante. Un’attenzione particolare nel progetto di legge viene riservata alla questione della tratta di minori e allo sfruttamento dei bambini, i quali non solo vengono costretti a fare accattonaggio ai semafori, ma anche indotti a rubare.”