Accoltellamenti in piazza delle Erbe: il capro espiatorio è il “kebabbaro” Ali Faryad. E la chiamano sicurezza

 

Scippi e accoltellamenti in centro storico nel fine settimana. Tutta colpa del kebabbaro, secondo quanto pare analizzare il vertice dell’amministrazione comunale che promette restrizioni di orario per il commerciante di origini pakistane che da un paio d’anni gestisce un negozio di kebab al civico 32 di piazza delle Erbe. Questo lo sfogo, che rilanciamo, della cittadina padovana Lidia Kobal su facebook: 
Sono indignata e vorrei che molti Padovani lo fossero con me. Ali Faryad è pakistano e da qualche anno lavora al suo negozio di Kebab in piaza delle Erbe 32. Ora riceverà dal sindaco Bitonci e dall’Ass. alla sicurezza Saia un’ordinanza di chiusura del suo negozio alle ore diciannove. Perchè? Sono avvenuti dei fatti di criminalità venerdì notte fra Via Cavour, via santa Lucia,e Piazza delle Erbe all’altezza della fontana. Come si corre ai ripari per la nostra amministrazione? C’è un negozio di Kebab in via Santa Lucia? no, in Piazza Cavour? no, in Piazza Erbe? si. Bene “la causa del degrado è la presenza del Kebab” lo facciamo chiudere prima e risolviamo il problema. Sono andata da Ali questa sera, e con le lascrime agli occhi dice che dovrà chiudere l’attività, non conosce queste persone, non sono clienti del suo negozio. Spesso chiama la questura quando vede movimenti strani, sta molto attento alla clientela fatta di studenti e turisti. Mi chiedo perchè debba essere lui il capo espiatorio. IO MI RIBELLO A QUESTO MODO DI CALPESTARE I DIRITTI. PADOVANI SVEGLIATEVI! NON DOBBIAMO ABBASSARE LA TESTA E ABITUARCI A QUESTI SOPRUSI.