Ricerca d’eccellenza: a Padova 3 delle 19 borse di studio più prestigiose

 

«Un Ateneo come il nostro, che crede e cresce grazie alla scienza e alla capacità di proporre ricerche di altissima qualità – ricorda il rettore Rosario Rizzuto – non può che essere entusiasta della notizia che tre vincitori dei prestigiosi starting grants dell’European Research Council facciano parte della nostra grande comunità. Il fatto che siano progetti di ambiti diversi conferma, ancora una volta, una delle grandi forze dell’Università di Padova: la multidisciplinarietà dei saperi. Un ambiente con eccellenze in tantissimi campi, come il nostro, permette una contaminazione di idee, uno scambio culturale che porta frutti e risultati concreti. Faccio a nome mio e di tutta l’Università i complimenti a Elisa, Manuele ed Alessandro: il loro risultato inorgoglisce tutti noi».

Elisa Cimetta, Alessandro Metlica e Manuele Faccenda sono i ricercatori dell’Ateneo patavino che hanno ottenuto gli ERC Starting Grants 2017 dal Consiglio europeo della ricerca. Il finanziamento ai loro progetti permetterà di istituire veri e propri gruppi di ricerca e perseguire idee innovative. Comportamento del Neuroblastoma, un tumore pediatrico molto aggressivo, encomiastica repubblicana dei secoli XVI-XVIII e simulazioni computerizzate per capire la dinamica interna terrestre l’oggetto delle loro ricerche.

Elisa Cimetta è nata a Vittorio Veneto (TV), si laurea in Ingegneria Chimica nel 2005 a Padova con indirizzo in Biotecnologie. Successivamente ottiene il dottorato in Ingegneria Industriale con indirizzo in Ingegneria Chimica al Dipartimento di Principi ed Impianti di Ingegneria Chimica “I. Sorgato” sempre a Padova e poi un Postbaccalaureate Business Program alla Columbia University di New York. Prima è Associate Research Scientist, Laboratory for Stem Cells and Tissue Engineering nel Department of Biomedical Engineering della Columbia University a New York e poi ricercatrice al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Partecipa all’ERC Starting Grant con un progetto che ha per titolo Microbioreactor platforms as in vivo-like systems to probe the role of Neuroblastoma-derived Exosomes in cancer dissemination –MICRONEX che vuole contribuire alla comprensione del comportamento del Neuroblastoma, un tumore pediatrico molto aggressivo, attraverso lo sviluppo e l’uso di tecnologie innovative su microscala. Il lavoro proposto, inoltre, presenta una forte interdisciplinarietà e rafforza la collaborazione tra l’Ingegneria Chimica e le Scienze Biomediche, fondendone le conoscenze e potenziando così le capacità risultanti. Così descrive il suo progetto di ricerca: “Gli orizzonti dell’Ingegneria si stanno allargando, e gli strumenti nelle mani degli ingegneri di oggi possono portare a scoperte fondamentali anche nel mondo della Biomedicina. In questo progetto mi propongo di progettare e sviluppare delle tecnologie su microscala (microbioreattori) che siano in grado di controllare in maniera molto precisa l’ambiente di coltura cellulare, e di ricreare condizioni quanto più simili possibile a quelle che le cellule vivono all’interno del nostro corpo. Lo scopo ultimo del progetto è di adottare queste tecnologie per lo studio di una grave forma di tumore pediatrico, il Neuroblastoma, per comprenderne più a fondo il comportamento e cercare nuove strade per combatterlo”.

Alessandro Metlica è nato a Sacile nel 1985. Dopo la Laurea triennale in Lettere moderne nel 2007 all’Università degli Studi di Padova conseguita con 110/110 e lode nel 2009 consegue quella specialistica in Letteratura e Filologia Moderna sempre a Padova con 110 e lode. Nel 2010 si diploma alla Scuola Galileiana di Studi Superiori di Padova sempre con il massimo dei voti e la lode. Nel 2013 ottiene il dottorato alla Scuola di dottorato in Scienze Linguistiche, Filologiche e Letterarie, indirizzo Italianistica, dell’Università degli Studi di Padova. Nel 2015 ottiene l’assegno di ricerca Marie Curie Cofund Fellowship all’Université catholique de Louvain (Belgio), chargé de recherche FNRS (post-doc del Fond National de la Recherche Scientifique) sempre a Lovanio e nel 2016 ha un assegno Senior all’Ateneo di Padova. Partecipa all’ERC Starting Grant con un progetto che ha per titolo Republics on the Stage of Kings. Representing Republican State Power in the Europe of Absolute Monarchies (late 16th – early 18th century) che si pone come obiettivo lo studio dell’encomiastica repubblicana dei secoli XVI-XVIII in controluce alla politica culturale dell’assolutismo. E rispondere a domande quali: l’assolutismo influenza la messa in scena di valori repubblicani come la libertà, la tolleranza, il bene comune? Come può la retorica barocca glorificare un potere che non si riferisce a qualcuno (il re), ma a qualcosa (la Repubblica e le virtù repubblicane)? Come si rappresenta, nei secoli di Antico regime, un potere elettivo, che non può fregiarsi di un diritto divino?

Manuele Faccenda è nato a Viterbo nel 1979. Laureato con il massimo e la lode in Scienze geologiche all’Università di Perugia, PhD in numerical modeling of subduction and collision zones at Institute für Geophisik, ETH, di Zurigo, Postdoc alla Monash University in Australia, dal 2012 è Ricercatore universitario confermato al Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova. Tra i premi vinti nel 2013 il Flinn-Hart Award for Outstanding Young Scientist’s contributions to the Solid Earth Sciences, International Lithosphere Program e nel 2015 l’Arne-Richter Award for Outstanding Young Scientist, European Geoscience Union. Partecipa all’ERC Starting Grant con un progetto che ha per titolo NEw Window inTO Earth’s iNterior (NEWTON) che così descrive: “L’interno della Terra è per lo più inaccessibile all’osservazione diretta a causa delle alte pressioni e temperature presenti in profondità. A tale proposito, la tomografia sismica (una tecnica analoga alla tomografia assiale computerizzata (TAC) usata in campo medico) fornisce una rappresentazione 3D delle strutture profonde legate alla dinamica interna del nostro pianeta. Tuttavia, è stato recentemente evidenziato come queste immagini tomografiche siano contaminate da strutture artificiali che vengono generate a causa di un fenomeno diffuso nelle rocce ma spesso ignorato: l’anisotropia sismica. Queste strutture artificiali sono indistinguibili da quelle reali e di conseguenza falsano la nostra comprensione dei fenomeni geodinamici profondi e di quelli superficiali a loro connessi. Lo scopo principale di NEWTON è pertanto quello di separare le strutture artificiali da quelle reali tramite la sperimentazione di simulazioni computerizzate che mirano a stimare la dinamica interna terrestre e gli effetti dell’anisotropia sismica sulla tomografia. Si prevede che in futuro questa nuova tecnica permetterà di realizzare mappe tomografiche in cui la corretta rappresentazione delle strutture reali contribuirà a migliorare l’esplorazione del nostro pianeta e la comprensione delle sue dinamiche interne”.