Saldi: vendite in calo a Padova secondo centro studi Ascom

 

Mancano ancora tre settimane alla chiusura ufficiale dei saldi fissata per il prossimo 28 febbraio, ma per la maggior parte dei negozi è già cominciata la nuova stagione. “Possiamo considerare chiuso il periodo dei saldi – conferma Franco Pasqualetti, presidente di Federmoda Ascom Confcommercio Padova – e dobbiamo considerarlo chiuso, almeno per quanto ci riguarda, con un segno meno”. A suffragare la dichiarazione di Pasqualetti arriva infatti la rilevazione dell’Ufficio Studi della stessa Ascom Confcommercio che, tra il 30 ed il 31 gennaio ha sondato un campione di negozi del centro storico cittadino.

Un campione che prevedeva un mix di 85,71% di negozi multimarca ed un 14,29% di esercizi monomarca di sei categorie di negozi di abbigliamento e calzature: abbigliamento uomo, abbigliamento donna, abbigliamento misto, calzature e accessori donna, calzature ed accessori uomo, calzature ed accessori . Ebbene, il dato sicuramente più significativo è che soltanto un risicatissimo 1,84% ha dichiarato un aumento nell’afflusso dei compratori, mentre per ben il 79,20 per cento l’afflusso è stato minore. Numero invariato di compratori, invece, per il restante 18,96%.

 

Ma come sono andate le vendite dei saldi invernali 2013 rispetto a quelli dell’anno precedente? I commercianti padovani denunciano un calo quasi generalizzato: per il 71,43 per cento le vendite sono state in calo, mentre per il 24,20% sono rimaste invariate. Solo il 4,37% afferma di essere andato meglio. Capitolo spesa media. Qui il discorso è un tantino più complesso, nel senso che se la media scontrino è pari a 65 euro, questo non significa che la spesa pro capite sia stata così ridotta. “In effetti – spiega Pasqualetti – le famiglie acquistano normalmente in più negozi e, magari, in tempi diversi”. Ma che cosa hanno comprato i padovani? Il 58,14% dei commercianti intervistati dice che i clienti hanno sicuramente acquistato meno sia per importo che per qualità; il 7,14% dice che hanno acquistato di più sia per importo che per qualità; il 21,43 per cento sostiene che sono diminuiti i capi/calzature ma è aumentata la qualità ed infine il 14,29 per cento che sono aumentati gli acquisti ma sono stati di minore qualità. Resta un’ultima chance. “Ed è quella – conclude il presidente di Federmoda Ascom Padova – di questi ultimi giorni di carnevale. In qualche negozio ci sono ancora dei capi magari a prezzi scontatissimi, per cui si possono ancora fare buoni affari”.