Sette ore sospeso nel vuoto: operazione a lieto fine della polizia in centro a Padova

 

sant'antonio da padovaAveva minacciato di gettarsi da una gru alta più di 40 metri nel centro di Padova. Ma aveva anche chiamato la polizia e proprio agli uomini in divisa si deve il lieto fine di una vicenda seguita con il naso all’insù da centinaia di persone in centro città oggi pomeriggio. Tutto inizia poco dopo le 13 quando un 67enne di origini albanesi si intrufola in una cantiere in via Sanmichieli e scala una gru. Cintosi la vita con una corda chiama la polizia dicendo che vuole ammazzarsi. Sul posto arrivano le volanti della polizia e i vigili del fuoco che gonfiano un primo materassone del tutto insufficiente però a coprire tutta l’eventuale area di caduta dell’uomo sulla gru, che si scoprirà essere di origine albanese con un omicidio alle spalle. Avrebbe quasi finito di scontare infatti una condanna per l’uccisione della moglie 13 anni fa nel veneziano.
Intervenuto sul posto il negoziatore della polizia e gonfiato un secondo materassone proveniente da Mestre, lo stallo è durato ore durante le quali anche il questore di Padova Marco Odorisio ha coordinato sul posto le operazioni. E solo verso le 20 l’aspirante suicida ha deciso di farsi afferrare dai vigili del fuoco e farsi riportare a terra. Portato in Pronto soccorso per le visite del caso, tornerà in nottata, salvo diverse valutazioni dei medici, nella struttura che lo ospita nel periodo di libertà vigilata.
“In operazioni del genere la priorità è l’incolumità dell’aspirante suicida e la buona riuscita di questa episodio è stato il frutto di un lavoro di squadra tra i vari reparti della questura di Padova – ha spiegato il questore di Padova Marco Odorisio, presente sul posto durante le frasi cruciali della messa in sicurezza del cantiere – un ringraziamento e un plauso particolare va ai vigili del fuoco di Padova e Venezia che sono riusciti a mettere in sicurezza l’area nel giro di poco tempo. Abbiamo fatto persino arrivare 40 materassi usati dal magazzino del secondo reparto mobile appunto perchè temavamo un esito infausto che fortunatamente siamo riusciti ad evitare. Il lavoro del nostro negoziatore ha dato esito positivo e dopo ore di tensione abbiamo potuto concludere con un sospiro di sollievo questo pomeriggio. Ci siamo fatti trovare pronti: il buon esito di questo pomeriggio è anche frutto della continua attività di addestramento e alle simulazioni operative che ciclicamente mettiamo in campo appunto per rispondere al meglio quando si passa dalla simulazione alla operatività vera e propria”.